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di Roberta Spada

Da domani (martedì), come noto, anche a Cesenatico riaprono le librerie. Grazie al nuovo dpcm del 10 aprile, infatti, in tutta Italia (tranne qualche eccezione) potranno riaprire le cartolerie, le boutique per bambini e le librerie. La decisione, tuttavia, seppur rappresenti la prima avvisaglia di un lento ritorno alla normalità, ha suscitato critiche e polemiche. Siamo andati a parlarne direttamente con le proprietarie di due note librerie di Cesenatico: Cartamarea in via Baldini e Libreria pagina 27 in via Fiorentini.

La decisione della riapertura delle librerie avviene in un clima di dubbi e polemiche. Da una parte la felicità di riaprire l’attività e, dall’altra, la paura per la salute e per le nuove norme da attuare. Voi cosa ne pensate?

Cartamarea: “In questi giorni ci siamo confrontate con i colleghi su diversi versanti. Sono emerse tante incognite e perplessità, alcune le riteniamo fondate, in primis il problema legato alle librerie che non sono semplici esercizi commerciali in cui entri, compri, ringrazi ed esci, ma sono luoghi in cui si fa cultura e si costruiscono relazioni. Questo è un concetto imprescindibile che purtroppo verrà, per chissà quanto tempo, a mancare. Il piacere di sfogliare i libri, soprattutto per una libreria per bambini in cui le pagine parlano anche attraverso le immagini, il servizio del libraio che racconta e si confronta con le richieste del cliente, i laboratori e le attività dei gruppi di lettura, le presentazioni, gli incontri con gli autori, le letture ad alta voce, sono tutti servizi culturali che non riusciremo ad offrire nell’immediato con la consueta modalità e dovremo organizzarci per trovare formule alternative. Quindi sì, siamo certamente felici di riaprire per dare un piccolo segno di ritorno alla normalità, coscienti però che bisognerà inventarsi una nuova ‘normalità’. Ci dobbiamo armare di coraggio, perché la paura di ricominciare fa parte ormai di tutti noi, di spirito di sacrificio, perché gli incassi certamente non copriranno le spese, e di spirito di adattamento per adeguarci alle condizioni attuali. E lo faremo con la solita energia e passione che contraddistingue la categoria, positive e propositive. Attueremo tutte le misure di sicurezza richieste per le attività a contatto col pubblico: igienizzatore per le mani prima di entrare ed uscire, ingressi contingentati una persona per volta (anche se la libreria non è quasi mai affollata), obbligo di indossare la mascherina, richiesta di non toccare i libri che saranno mostrati da noi al cliente su un tavolo dedicato, niente aria condizionata e riscaldamento (per fortuna è arrivato il caldo!) e porta aperta per far circolare l’aria. Faremo del nostro meglio per dedicare un sorriso con gli occhi a tutti quelli che passeranno in via Baldini, con la speranza che sia un segno di rinascita e di benvenuto ad un’estate che si annuncia ‘diversa’. Cesenatico di solito in questo periodo è in pieno fermento, ma dobbiamo cercare di non farci condizionare dall’immobilità che oggi la pervade e fare tutti del nostro meglio perché le attività possano sopravvivere col sostegno reciproco.

Il presidente dell’associazione librai italiani (ALI) Paolo Ambrosini ha dichiarato “Finalmente si riconosce che il libro è un bene necessario”. Anche per voi è così?

Cartamarea: Come non essere d’accordo? Il libro è il pane dell’anima, un amico fedele, un compagno di avventure, uno specchio in cui riflettersi, una consolazione per i momenti difficili, un mare profondo in cui perdersi… bisogna però sempre ricordare che, alla base del romanticismo culturale del libraio, c’è un’attività commerciale che va sostenuta per continuare a vivere e nutrire l’animo delle persone. Quindi, come compriamo il pane tutti i giorni, ricordiamoci di comprare ogni tanto anche un libro…

La libreria è un luogo di aggregazione ed è bello poter guardare con calma tra gli scaffali, sfogliare i libri. Come cambierà secondo voi la vita all’interno delle librerie?

Pagina 27: Potremo rispondere solo fra qualche giorno. Per il momento, noi riapriremo con gradualità, mantenendo comunque attivo il servizio di consegne a domicilio e le spedizioni. Bisognerà rispettare le regole con le quali tutti abbiamo ormai imparato a convivere; da noi, in particolare, non saranno accessibili gli spazi di lettura e di studio e anche la sala del the resterà chiusa. Non prenderemo prenotazioni di libri in loco, ma solo tramite telefono, mail e social. Inoltre, la prima ora d’apertura sarà dedicata alle persone più a rischio.

Durante la quarantena, come libreria indipendente, oltre al servizio a domicilio nel comune, avete aderito al progetto “libri da asporto”. Come è andata? Può diventare un valido strumento anche nel futuro per combattere le grandi catene e Internet?

Pagina 27: Libri da Asporto ha permesso a molte librerie di spedire gratuitamente e per noi, non c’è dubbio, è stata un’opportunità in più. Continueremo a non includere spese nelle nostre consegne e spedizioni. Crediamo che ogni lettore debba scegliere il modo in cui leggere, quindi anche come e dove scegliere l’acquisto. Ricordo, per altro, che dallo scorso 25 marzo è in vigore una legge per cui si può applicare il 5% di sconto.

Cartamarea: Il servizio Libri D’Asporto, promosso da NW Consulenza e Marketing Editoriale Srl e sostenuto da tantissimi editori, ci ha permesso di far viaggiare i libri in tutti i luoghi fuori comune, quelli impossibili da raggiungere in base agli ultimi decreti. Per i librai è stato di grande aiuto sia economico sia per mantenere un contatto col cliente. Noi ci siamo organizzate per fare da sole le consegne nel comune di Cesenatico e affidare ai corrieri le spedizioni extra-comune per non ingolfare ulteriormente i trasportatori. E una modalità nuova anche questa che pensiamo di non abbandonare, ma addirittura di incrementare. Infatti, da mercoledì 15 aprile, apriremo la libreria solo al mattino per organizzare le spedizioni e nel pomeriggio ci dedicheremo alle consegne a domicilio personalmente. Oggi più che mai ci dobbiamo aiutare acquistando nelle botteghe locali: avvalerci delle competenze e dei servizi dei commercianti e degli artigiani del territorio, nutrirci dell’accoglienza e del calore delle piccole attività a discapito della grande distribuzione e del commercio digitale, asettico e impersonale. Insomma, qualche centesimo in più ma più ricchi dentro.

Ogni settimana noi di Living proponiamo delle letture per affrontare al meglio la quarantena: ci suggerite qualche titolo?

Libreria pagina 27: Cose mai viste (Minibombo) e Zoodorato (Ippocampo Oscar), L’unicorno affamato (Picarona) e L’ufficio degli oggetti smarriti (Ippocampo).

Libreria Cartamarea: Attilio di Elisa Mazzoli (Pulce editore), storia in rima di una pecora che non vuole tagliarsi i capelli!  Direi attuale per noi oggi, visto che siamo tutti capelloni causa forza maggiore! Vi segnalo anche un link con la video-lettura dell’autrice https://youtu.be/UzqxdDzik24

La giornata pigiamata di Carrie Snyder e Brooke Kerrigan (Pulce), storia di un bambino che decide di andare a scuola in pigiama… Anche questo ha un rimando alla nostra vita di questi giorni ed è molto divertente!

I cinque malfatti di Beatrice Alemagna (Topipittori), uno dei nostri libri preferiti per raccontare la bellezza di essere imperfetti.

Un mare di tristezza di Silvia Borando (Minibombo): In questo mare sembra regnare una profonda tristezza… ma siamo sicuri? Forse basta cambiare punto di vista!

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