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Se non altro, per qualcuno, questa pandemia porterà qualche buona notizia. Tra queste la Siropack di Bagnarola, società che  opera su scala internazionale nell’ambito del packaging e dell’innovazione tecnologica che, a quanto pare, potrà brindare alla sospensione della tanto temuta Plastic-Tax.

Nel gennaio scorso, i titolari Rocco De Lucia e la moglie Barbara Burioli avevano puntato l’indice contro l’applicazione di un’imposta “ingiusta e scellerata” che avrebbe costretto l’azienda “a congelare il piano di assunzioni ed investimenti”.

Ebbene, nel nuovo decreto, che dovrebbe essere redatto tra il 20 e il 25 aprile, si profila la sospensione, almeno fino al 1 gennaio 2021, della plastic tax e della sugar tax.

Comparsa al Senato come richiesta dell’opposizione, ma anche di una parte della stessa maggioranza nel corso dell’esame del decreto Cura Italia, l’idea di rinviare i due tributi ambientali non sembra oggi dispiacere al Governo.

L’idea, in sostanza, è quella di rinviare tutto al 1° gennaio 2021, ma la fattibilità del provvedimento dipende, come sempre, dal reperimento delle risorse economiche per i mancati introiti. Ballano, in pratica, poco meno di 200 milioni.

In particolare, come riporta oggi il Sole 24 Ore, la tassa sulla plastica in vigore dal prossimo 1° luglio con un prelievo di 45 centesimi al chilo dovrebbe garantire all’Erario 140 milioni di euro, mentre la tassa sulle bevande gassate e zuccherate con 10 centesimi al litro, in vigore dal 1° ottobre prossimo, dovrebbe assicurare 58,5 milioni. Il rinvio al 1° gennaio dei due tributi ambientali in termini di coperture per lo Stato avrebbe bisogno, come detto, di meno di 200 milioni di euro mentre per le imprese del settore si tradurrebbe in una boccata d’ossigeno anche in termini di liquidità.

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