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Giulia Mauro

Matteo Baiardi – classe 1990, cesenaticense doc – è proprietario del locale Marivaux di recente apertura sul porto canale e collabora, da anni, alla conduzione famigliare dell’Agriturismo Antico Casale di Canucceto. Ragazzo simpatico, spigliato ed estroso, Matteo ha sempre avuto uno spirito artistico e, diplomatosi nel 2015 alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, oggi è diventato un attore professionista.

Questa passione l’ha accompagnato fin da bambino ed oggi è arrivata la consacrazione: reciterà, infatti, un ruolo importante in “Combra non è”, film che segna l’esordio alla regia di Mauro Russo in uscita il prossimo 30 aprile su Amazon Prime.

Matteo, come nasce la tua passione per il teatro? “Ho amato la recitazione e la rappresentazione teatrale sin da bambino, inizialmente come forma di gioco poi, crescendo, ho seguito vari corsi di teatro amatoriale. Finite le scuole superiori (qui al Liceo Ferrari di Cesenatico), sono partito per Roma dove ho frequentato per un anno la scuola di teatro “Beatrice Bracco” e, parallelamente, un corso di teatro d’azione. Volevo però accedere ad un percorso più performante e professionalizzante e così mi sono trasferito a Torino dove sono entrato a far parte dello Stabile”.

Attraverso il percorso di studi alla Scuola di alta formazione del Teatro Stabile di Torino, Matteo ha girato per i teatri d’Italia e del mondo, arrivando fino in Cina, con varie tournée teatrali. Un percorso di grande crescita che l’ha portata davanti alla macchina da presa.

La crime comedy di “Cobra non è”, condita di elementi pulp ed una scena inedita (presente solo nella versione integrale del film) ad opera del Maestro Ruggero Deodato, presenta un ricco cast di attori tra cui figura anche Baiardi. Hanno inoltre collaborato al progetto eccellenti cantanti del calibro di Elisa, Max Pezzali, Clementino, Tonino Carotone.

In breve, cosa racconta “Cobra non è”?

“Si tratta della storia del rapper Cobra e del suo manager Sonny, provenienti dal degrado della periferia dalla quale tentano di riscattarsi attraverso la musica. Tuttavia la scalata verso il successo non è semplice, lastricata di complicazioni e colpi di scena che porranno i due protagonisti a interfacciarsi con vari personaggi e a ritrovarsi davanti al bivio delle loro vite”.

Come ti sei trovato a interpretare il personaggio di DJ Lazy B, cosa ti accomuna a lui?

“La prima cosa che mi ha colpito di questo personaggio è il fatto che sia un ‘uomo della notte’ che vive e ama le discoteche quanto le amo io, nato e cresciuto nel pieno della movida romagnola. Per il resto Lazy B è un soggetto stravagante e puramente folle che mi ha suscitato grande simpatia. Sin da subito mi sono connesso con Lazy B entrando nei suoi panni ed, infatti, ricorderò il provino per questo ruolo come tra i più belli e divertenti della mia giovane carriera”.

Cosa significa per te essere attore in questo particolare momento storico? Quale pensi sia il destino dell’arte nel post-allarme Coronavirus?

“Preferisco parlare di ‘artisti’ e non solo di attori perché, adesso più che mai, ci sentiamo tutti molto uniti, in tutte le varie maestranze dell’arte: attori, pittori, ballerini, musicisti…  Credo che lo Stato, specialmente dopo questa crisi, debba tutelare maggiormente il lavoro artistico. Basti pensare che i primi ad essere colpiti dal lockdown sono stati teatri e cinema. Eppure siamo in Italia: la culla dell’arte e della cultura ammirata e invidiata da tutto il mondo”.

“Cobra non è”, prodotto da Giallo Limone Movie S.r.l e distribuito da 102 Distribution, raggiungerà i suoi telespettatori via Amazon Prime il prossimo 30 aprile.

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