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Fine del lockdown per la nautica. Finalmente si torna in barca.

Dallo scorso 29 aprile c’è chi può già fare manutenzione e chi, invece, deve ancora aspettare. Da ieri, infatti, anche in Emilia-Romagna è possibile spostarsi per effettuare l’ordinaria manutenzione alle imbarcazioni. Lo si può fare, però, solo nell’ambito della stessa provincia, individualmente, e rientrando a casa in giornata. 

E’ quanto stabilisce l’ordinanza firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Dal decreto, però, si evince chiaramente che la barca è stata considerata al pari dell’attività sportiva, ergo si può andare, ma solo una persone alla volta rispettando le normative imposte dal distanziamento sociale.

“Dobbiamo però considerare – ha spiegato Fabio Planamente, Ad di Cantiere Del Pardo, nota eccellenza del settore nautico con sede nella nostra Provincia, in una video intervista al Giornale della Vela – che la nautica da diporto viene vissuta dalla maggior parte degli armatori come una seconda casa e, come tale, andrebbe trattata, considerando anche che, in questo momento difficile, c’è gente che vive in barca”.

In questa fase post-lockdown sono tante le Faq che imperversano tra i diportisti.

Quando sarà possibile da parte di marinai, armatori e proprietari raggiungere la propria barca su tutto il territorio regionale, anche fuori dal comune di residenza? Senza mobilità tra regioni, un armatore che non vive sul mare ma tiene la barca al mare e magari in un’altra regione, cosa dovrà fare se non può raggiungere l’imbarcazione? Come navigheremo quest’estate, come si andrà in barca nei prossimi mesi? Sarà possibile fare vacanze in barca da uno Stato all’altro o si dovrà rimanere nelle coste italiane?

Sono tutte domande per cui non esiste ancora una risposta. Sicuramente il distanziamento sociale verrà applicato negli spazi comuni dei propri circoli nautici, sulla banchina, al momento dell’attracco dove è impensabile, per un appassionato del settore, non ‘lanciare una cima’ all’imbarcazione che arriva all’ormeggio, e forse alcune aree non potranno essere accessibili.

Intanto, con la speranza che prevalga il buon senso delle istituzione, il nostro porto turistico ha ripreso finalmente vita. Onda Marina e il Circolo Nautico Cesenatico hanno risposto positivamente al ritorno degli armatori sulle proprie imbarcazioni nel pieno rispetto di quanto stabilito dell’ordinanza regionale del DPCM del 29 aprile.

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