Un segno distintivo della Romagna, che ha fatto la storia della Riviera. Le motonavi che trasportano turisti in alto mare sono nate negli anni ’70, quando solo a Cesenatico se ne contavano circa una quindicina. Ora in tutta la Romagna, da Cattolica a Porto Garibaldi, se ne contano una decina. Una crisi dovuta alle alte spese di gestione. E si è messo anche il Coronavirus a complicare la situazione.
“Avevamo già tutte le prenotazioni nei tre turni che proponiamo (mattina, pomeriggio e sera) per luglio e agosto con feste, compleanni… – spiega Alessandro Sintini, armatore della New Ghibli, che parla a nome dei rappresentanti delle motonavi della Romagna – Ora è tutto fermo e non sappiamo cosa sarà della prossima stagione. Possiamo solo sperare in disposizioni a breve termine della Capitaneria, della regione e del Governo”.
“Ci sono tanti dubbi: quante persone potremmo trasportare, come mettere in atto il distanziamento, come e se proporre ristorazione a bordo, senza considerare la paura che i turisti avranno del virus – continua Sintini – Ad oggi abbiamo perso tutte le uscite in mare con le scolaresche, la fiera del pesce a Cesenatico e siamo fuori di circa 30-35mila euro che abbiamo investito a inizio anno per collaudi e revisioni obbligatorie e annuali”.
E in vista non ci sono sovvenzioni: “Abbiamo chiesto se gli investimenti che abbiamo fatto a inizio anno almeno in parte potranno essere rimborsati – continua Sintini – Rischiamo di rimanere fermi, non imbarcare i marinai e avere una capienza ridotta del 33%. L’unica speranza è quella di recuperare i costi iniziali, senza rimetterci con i costi vivi (carburante, contributi e paghe dei marinai)”.
Un settore quello del trasporto passeggeri e delle motonavi che aspetta risposte… e anche in tempi brevi!