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di Erika Bartoli

Margherita Paganelli nonostante stia organizzando un’asta benefica a favore dell’ospedale Bufalini, in piena emergenza Covid19, non vuole prendersi nessun merito: “Non mi sento di assumermi l’onere di questa iniziativa – dice – perché l’ho vista fare in altre città d’Italia, due fra tante Reggio Emilia e Rimini, che sono comunque nella nostra stessa regione. Un mio amico ha partecipato a questa asta benefica a Rimini e, parlando con lui, mi sono fatta prendere dall’entusiasmo. A quel punto, mi sono documentata se ci fossero in essere altre iniziative simili sul territorio cesenate e, dopo aver constatato che non erano in corso proposte benefiche di questo tipo, mi sono attivata affinché anche noi, nel nostro piccolo, potessimo fare qualcosa.

Mi sono confrontata con un’amica che ha studiato al liceo artistico di Ravenna chiedendole un parere riguardo la fattibilità di questo progetto perché, confesso, ero un po’ timorosa, soprattutto sul fatto che il nostro territorio non è esteso come quello di Rimini o Reggio Emilia e la partecipazione sarebbe potuta essere notevolmente inferiore. Lei mi ha molto rincuorato e dato la giusta spinta – ‘Margherita, se non ci provi non puoi sapere come andrà’ – mi sono detta. E così ho deciso di buttarmi!”.

“Innanzitutto ho creato un gruppo su WhatsApp nel quale ho invitato alcun ragazzi ai quali ho spiegato l’idea di base che, in realtà, è un po’ diversa da quella di Rimini e Reggio Emilia in quanto, a differenza loro che hanno creato solo una pagina Instagram, io ne ho create due: una su Facebook ed una su Instagram “@ARTISTI PER CESENA”, in modo da riuscire a raggiungere un range piuttosto ampio di persone, dal ragazzino all’anziano. Inoltre, mentre nelle altre città ogni artista pubblicava individualmente le opere sul proprio social per cui, chi interessato, doveva andare  a cercarle utilizzando un hashtag, io ho raggruppato le varie opere tutte insieme nello stesso account. Ogni artista mi invia la foto della sua opera tramite mail ed io mi occupo di ‘trasferirle’ tutte insieme nelle due pagine create”.

“Questa iniziativa – prosegue – è assolutamente aperta a tutti fino al 10 maggio. E sufficiente che, chi interessato, mi raggiunga attraverso l’apposita pagina facebook od instagram e mi lasci il proprio contatto. In realtà non abbiamo dato una dritta precisa ma ognuno può partecipare mettendo in mostra la propria arte e quello che sa fare meglio: ci sono ragazzi che contribuiscono inviando foto, chi quadri, chi ceramiche ed altri ancora collane…”.   

L’asta avverrà tra il 15 ed il 17 maggio, per cui ci saranno 36 ore in cui resterà aperta. Il 15, alle ore 11 del mattino, pubblicherò tutte le opere che sono state inviate alla mia mail e, da quel momento fino al 17, chi è interessato, posterà sotto l’opera la sua offerta. A quel punto, automaticamente, partirà l’asta. Si può rilanciare, sempre commentando. Ogni rilancio vale 5 euro. Il tutto fino alle ore 23 del 17, quando decreteremo la conclusione ufficiale dell’asta”.

“Contrariamente alle procedure attuate dalle altre due città, in base alle quali si partiva da un prezzo fisso di 50 euro – prosegue entusiasta Margherita – ho pensato che fosse più corretto dare l’opportunità agli artisti stessi di decidere da che base partire per vendere le proprie opere, tenendo conto che i costi dei materiali utilizzato per la realizzazione delle stesse sono molto diversi, quindi ogni opera partirà da una cifra differente. Terminata l’asta io contatterò il vincitore il quale dovrà semplicemente inviarmi la copia del bonifico fatto all’ospedale Bufalini, come testimonianza dell’avvenuto pagamento. A questo punto acquirente e venditore si accorderanno sulle modalità di consegna dell’opera, che potrà avvenire tramite corriere oppure di persona quando sarà consentito”.

“Al momento mi hanno contattato 15 persone interessate a partecipare e che mi stanno inviando le loro opere ed ho raggiunto, sulla pagina instagram, oltre 100 contatti; tenendo conto che l’evento è stato pubblicizzato pochissimo, posso ritenermi piuttosto soddisfatta. Sono molto speranzosa. Mi preme precisare che questa iniziativa ‘parte dal basso’, io ed i ragazzi che l’hanno accolta con entusiasmo anche, perché no, con la speranza che possa essere una buona vetrina per mostrare agli altri le proprie capacità e la propria arte, lo facciamo a livello amatoriale e tutti siamo accomunati dallo stesso fine”.

Proviamo a non dare per scontato l’impegno che Margherita e gli artisti che prenderanno parte a questa iniziativa benefica ci stanno mettendo per dare una mano concreta all’Ospedale Bufalini di Cesena, messo a durissima prova dall’epidemia di Covid 19. Anche noi possiamo diventarne protagonisti insieme a loro. Basta iscriversi a queste due pagine ed acquistare una delle numerose opere d’arte esposte. Coraggio! #uniticelafaremo

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