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Facciamocene una ragione: questo 2020 è proprio un anno bisestile. Volevate fare il bagno? Ecco servito un esemplare di squalo lungo circa 2 metri del tipo Verdesca, che se ne andava a spasso nelle acque di Cervia.

L’esemplare, trovato morto lo scorso 30 aprile, era rimasto impigliato nelle reti da pesca di un’imbarcazione. La Verdesca non è considerata una specie del tutto innocua per l’uomo e, in alcuni casi – seppur sporadici – le cronache hanno riferito di alcuni episodi in cui pescatori o sub hanno riportato anche ferite.

La notizia è stata diffusa da Cestha, un centro sperimentale per la tutela degli habitat di Marina di Ravenna, che ha dato conto dell’episodio sul proprio profilo Facebook. “Si è andato a incastrare da solo – spiegano – in una nassa per le seppie al largo di Cervia. Per questo bellissimo squalo, non c’è stato purtroppo nulla da fare. Poiché Cestha è centro ricerche e non un semplice centro di recupero, la magra consolazione è che l’esemplare verrà ora analizzato e potrà fornire importantissimi dati sulla sua specie e contribuire alla ricerca che il nostro team porta avanti da anni sugli squali in Adriatico”.

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