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di Sofia Casadei

Il graduale ritorno alla normalità dopo il periodo di emergenza Covid-19 sta pian piano interessando tutti gli esercizi commerciali del nostro territorio e, con l’ordinanza n.69 del 24 aprile, l’Emilia Romagna ha dato il via libera anche alla riapertura delle toelettature degli animali da compagnia. Cesenatico ne conta ben tre e abbiamo chiesto ai proprietari di raccontarci come è andata la prima settimana di lavoro post Coronavirus.

BOLLE BAU

Carla Reda, titolare di “Bolle Bau” in via Leonardo da Vinci, ha riaperto bottega la mattina del 27 aprile dopo aver trascorso tutto il giorno prima a sanificare il locale: “I clienti storici non hanno mai smesso di chiamarmi durante queste settimane – ci racconta – per molti, del resto, è stata un’emergenza dentro l’emergenza, perché molti proprietari che venivano regolarmente a lavare i loro cani si sono trovati per quasi due mesi senza questo servizio. E dunque si possono immaginare i disagi di chi, pur non avendo il cortile, ha dovuto tenere un cane di grossa taglia sempre in casa”.

In molti casi, per altro, la toelettatura non è solo una questione puramente estetica, ma riguarda anche il benessere dell’animale: “Ci sono cuccioli che soffrono di dermatiti o di problemi alle unghie e questi sono sicuramente quelli che si sono trovati più in difficoltà”, spiega la titolare.

Le toelettature per cani, infatti, sono state chiuse con il DPCM del 10 marzo, come estetisti e parrucchieri: “In realtà, nel nostro caso, è molto più facile garantire il distanziamento sociale – prosegue Carla – il cliente arriva, consegna il cane e passa a prenderlo una volta lavato. Il contatto umano dunque è molto contenuto, per questo abbiamo chiesto a gran voce – insieme alle associazioni di categoria –  la riapertura delle nostre attività!”.

“Tutti i miei clienti si sono dimostrati collaborativi: prima io permettevo anche la loro presenza in negozio durante il lavaggio, ma ora non più, mi attengo alle regole”, continua Carla che, prima di salutarci, ci svela una curiosità: il primo cliente di lunedì 27 aprile 2020 è stato anche il primo cliente di 6 anni fa, quando inaugurò la toelettatura.

PELOMAGIA

Si rialzano le serrande anche in via Giuseppe Mazzini, dove troviamo Pelomagia di Raffaella Pirini: “I clienti storici ci aspettavano da tempo – racconta la titolare -. Il distanziamento sociale? Da noi, per la verità, è sempre stata una regola quella del lasciare l’animale e di passare a prenderlo una volta lavato, quindi non abbiamo dovuto inserire nei nostri abituali protocolli regole nuove. Chiaramente ora abbiamo introdotto l’uso di mascherine, perché i guanti erano una nostra abitudine anche prima”, spiega Raffaella.

“Le chiamate sono state da subito molte e siamo stati attenti a prendere gli appuntamenti in modo che non si sovrapponessero l’un l’altro, per garantire la presenza di un cliente alla volta all’interno del locale”.

BRACCOBALDO

Infine, Erika Mengotto, titolare di Braccobaldo in via Campone Sala, ci spiega come siano stati difficili questi 45 giorni di chiusura: “I cani con patologie si sono purtroppo aggravati e questo è un elemento che doveva essere previsto con maggiore attenzione”. Anche lei al suo ritorno in negozio è stata sommersa dalle chiamate dei clienti più fedeli: “Nel mio lavoro non è cambiato molto, a parte la mascherina, perché qui neanche prima i clienti rimanevano all’interno del locale e ho sempre preso un appuntamento alla volta. Poi io sono abituata a lavorare da sola, quindi il distanziamento sociale da Braccobaldo è sempre garantito”, ci rassicura Erika.

Anche prima del lockdown, i bagni di bellezza sono stati sospesi: “Dal 21 febbraio ho deciso di prendere appuntamento solo con chi aveva bisogno di un bagno curativo, ossia con quei cani che hanno specifiche necessità, per evitare assembramenti all’interno del negozio” spiega la titolare.

Insomma, che siano bagni di bellezza o di necessità, mai come ora sono importanti l’igiene e la pulizia, anche dei nostri animali domestici: lavaggi professionali e pulizia quotidiana del pelo e delle zampe da parte dei padroni possono infatti scongiurare il pericolo di un contagio indiretto.

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