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“Le spiagge preferiamo tenerle chiuse fino al 18 maggio perché rischieremmo assembramenti senza sapere come garantire il distanziamento. Ma facciamo sacrifici oggi per sorridere domani”. Così Stefano Bonaccini, ospite della trasmissione Cento Città, su Rai Radio Uno, aveva già anticipato le ordinanze dei sindaci della riviera romagnola. Dunque, l’inciso “attività sportive” è rimasto integro, spazzando via le illusioni di chi già pregustava il bagno al mare con annessa tintarella. Anche a Cesenatico si potrà praticare surf (negli spazi autorizzati) ma nessuna apertura della battigia per passeggiate o bagni abbronzanti.

In ogni caso, il Governatore – a poche ore dalla conferenza delle Regioni in programma oggi pomeriggio – torna a candidare l’Emilia-Romagna per una ripartenza anticipata di bar, ristoranti e delle altre attività rimaste chiuse: “Qui, dati sanitari alla mano, possiamo permetterci di aprire un po’ prima e mi pare che Conte ieri abbia aperto a questa possibilità”. La speranza è di una ripartenza in blocco il 18 maggio. Spiagge comprese, nonostante le sollecitazioni (in particolare dal Comune di Riccione, a guida centrodestra) per accelerare ulteriormente i tempi.

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