Nel decreto di “Maggio” (quello ambiziosamente ribattezzato “Rilancio”) si parla – finalmente – di turismo. Come anticipa nell’edizione odierna il Sole 24 Ore, il Governo inserirà a favore del comparto un “tax credit” per le vacanze e tre fondi con una dotazione complessiva di 130 milioni per l’anno 2020.
Confermato, a quanto pare, il bonus vacanze da 500 euro per le famiglie, ovvero un credito riconosciuto ai nuclei familiari con un reddito Isee non superiore a 35.000 da utilizzare per saldare il conto dei servizi offerti da strutture turistico ricettive. Il credito, tuttavia, non è modulato esclusivamente per il turismo balneare, visto che sarà utilizzabile dal 1° luglio al 31 dicembre 2020. La misura del credito sarà di 300 euro per i nuclei composti da due persone e di 150 euro per i single.
Prevista inoltre, sempre nel Decreto Maggio, la costituzione di tre fondi: uno da 50 milioni per la sottoscrizione di quote o azioni di organismi di investimento collettivo del risparmio e fondi di investimento, in funzione di acquisto e valorizzazione di immobili destinati ad attività turistico-ricettive. Un secondo, sempre da 50 milioni, per la concessione di contributi in favore delle imprese turistico ricettive, delle aziende termali e degli stabilimenti balneari, come concorso nelle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro e di adeguamento degli spazi. Un terzo fondo, da 30 milioni, per la promozione del turismo in Italia. Nella maxi-manovra da 55 miliardi, come detto, ci saranno anche ulteriori misure a sostegno di realtà a forte vocazione turistica come Venezia. Ma per il turismo romagnolo nient’altro.