Una questione di fascino. Di storia che si ripete. E che emoziona ogni volta. Oggi ai Cantieri Navali Marconi è stato varato il Tritone dopo il periodo di ordinaria manutenzione che l’ha visto a terra. Un momento importante che ha emozionato l’armatore Mauro Righetti che proprio in quel cantiere ha visto costruire il Tritone nel 1982. “Prima ancora abbiamo costruito il Nettuno nel 1970 sempre qui nei cantieri Marconi. Quella fu – ha spiegato Righetti – la prima motonave in Italia di quella tipologia a riprova che questo settore è nato e cresciuto a Cesenatico”. E proprio a Cesenatico si possono vantare i maestri d’ascia come i fratelli Marconi, Foschi e Boschetti che abbiamo citato in un servizio delle scorse settimane e a cui dedicheremo servizi specifici.
Quando si entra in uno di questi cantieri Con un occhio curioso e inesperto, si può solo sentirsi rapiti. Vedere la materia grezza trasformarsi in tasselli di pregio per prendere il proprio posto nel tutto è affascinante. L’aria che si respira è quella di un lavoro nato in “bottega” che poi è cresciuto tramandandosi di padre in figli e che costituisce ad oggi un fiore all’occhiello per la città. Anche se spesso lo si dà per scontato.
Non appena concluso il varo il Tritone ha preso il suo posto vicino all’Adriatic Princess II e al New Ghibli. Elviro lascia per un attimo i comandi del “carroponte” e ripensa con un sorriso a quando le navi erano issate a terra e poi fatte scivolare in acqua a mano. O meglio con la fatica di 20 braccia. “Era durissima, c’era tutta un’altra gestione del cantiere, ma è vero che c’era una solidarietà tra tutti che era bellissima. Correvano gli anni 70 e 80”. Poi si aggiusta la spallina della salopette dà due dritte al nipote Manuel al lavoro e come un flipper passa in rassegna tutti i punti del cantiere in cui procedono i lavori. Salutiamo Maria Rosa dalla finestra del suo ufficio dove, da dietro quei vetri tipici delle fabbriche, tra un appuntamento in agenda e un ordine, riesce a tenere tutto sotto controllo.
