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Il Governo ha approvato la legge quadro che detta il contesto normativo in cui avverranno le riaperture delle attività economiche e produttive nelle Regioni e in cui sono disciplinati gli spostamenti delle persone fino al 31 luglio, a cominciare dal 18 maggio di questa Fase 2. Sanzioni da 400 a 3mila euro per chi non rispetta le regole e il rischio che l’attività venga sospesa da 5 giorni fino a un mese.

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Ristoranti e bar.

I locali potranno riaprire rispettando la distanza di un metro tra i clienti. Mascherina obbligatoria per il personale e per i clienti, quando non siedono al tavolo a consumare. Viene suggerito di privilegiare la prenotazione e il servizio all’esterno, favorire il ricambio d’aria e escludere la funzione di ricircolo dell’aria per i condizionatori. Vietati i buffet.

Stabilimenti e spiagge.

La distanza minima che le persone dovranno rispettare è sempre di almeno un metro, anche in spiaggia. Gli ombrelloni saranno disposti ogni tre metri l’uno dall’altro, in modo da avere intorno a se circa 10 metri quadri di spazio, circa 3 metri lineari tra un ombrellone e l’altro. Gli stabilimenti balneari dovranno farsi carico di disinfettare lettini e sdraio a ogni cambio di persona e a fine giornata. Si potrà fare il bagno, nuotare, fare surf e racchettoni. Al momento sono vietati gli sport di squadra, quindi sarà complicato fare una partita a beach volley. Per quanto riguarda le spiagge libere, la responsabilità del rispetto delle regole sarà individuale, ma si suggerisce la presenza di addetti alla sorveglianza.

Parrucchieri ed estetisti.

Obbligatorio l’uso di mascherine senza valvola e visiere protettive per gli estetisti. Vietati l’uso di sauna, bagno turco e idromassaggio. Non sarà possibile trattenersi nei locali oltre il tempo necessario al servizio.

Negozi di abbigliamento.

Anche per i negozi di abbigliamento vale la regola di un metro di distanza e dell’obbligo di indossare la mascherina. Tutti i clienti all’ingresso dovranno indossare dei guanti per toccare i vestiti che si intende toccare o provare. Gli ingressi saranno ovviamente contingentati. Il pagamento con carta di credito è preferibile allo scambio di soldi in contanti.

Palestre.

Si dilata la distanza interpersonale che bisogna rispettare nelle palestre durante l’attività fisica: almeno 2 metri. Il personale dovrà fare attenzione a mantenere gli spazi ben areati e puliti.

Piscine.

Per le piscine è previsto il distanziamento di un metro, con particolare attenzione agli spogliatoi: indumenti ed effetti personali vanno tenuti chiusi in borsa. Lettini, sdraio, ombrelloni regolarmente disinfettati a ogni cambio turno e a fine giornata. Per le zone solarium e in acqua è prevista un’area di 7 metri quadrati a persona. Le norme si riferiscono alle piscine pubbliche, a quelle aperte al pubblico, a quelle inserite in agriturismi e campeggi e ai parchi acquatici.

Alberghi e agriturismi.

Per alberghi e agriturismi la questione più importante sarà la ventilazione e l’areazione: quindi il personale dovrà preoccuparsi di garantire periodicamente l’aerazione naturale, aumentare la manutenzione e sostituzione dei filtri, cambiare l’aria da un’ora prima a un’ora dopo l’accesso del pubblico. Nelle aree in cui è prevista meno ventilazione, sarà sconsigliata la sosta, come per i corridoi e ascensori. Resta obbligatoria anche qui la mascherina.

Uffici aperti al pubblico.

Le indicazioni si applicano al settore degli uffici, pubblici e privati, degli studi professionali e dei servizi amministrativi che prevedono accesso del pubblico. L’accesso dei clienti è possibile solo tramite prenotazione, consentendo la presenza contemporanea di un numero limitato di clienti in base alla capienza del locale. Si dovrà mantenere almeno 1 metro di separazione sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra i clienti (ed eventuali accompagnatori) in attesa. Dove questo non può essere garantito dovrà essere utilizzata la mascherina. Per le riunioni (con utenti interni o esterni) vengono prioritariamente favorite le modalità a distanza; in alternativa, dovrà essere garantito il rispetto del mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro.

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Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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