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“Per colpa della mascherina nessuno vuole più sposarsi”. L’allarme è di Gloria Della Chiesa, una delle wedding-planner più quotate della Romagna.

Prima che il Covid recidesse anche i fiori d’arancio, Gloria con la sua Mareventi di Cervia (www.mareventi.it) si apprestava ad allestire alcune cerimonie nuziali molto affascinanti: “Stavo lavorando al progetto di una coppia inglese che mi aveva chiesto di celebrare le nozze a bordo di una motonave al largo di Rimini. Sarebbe stata una cerimonia molto particolare, poi il coronavirus ha rovinato tutto…”.

Ma ora che il lockdown è alle spalle, le coppie torneranno a sposarsi?

“Non è così scontato anche perché, ad oggi, ai matrimoni possono partecipare solo gli sposi ed i testimoni. Ed anche organizzare i festeggiamenti, per via della distanza sociale e dei vari dispositivi di sicurezza, non è per nulla facile”.

Qual è, in particolare, l’ostacolo più grande?

“La verità è che nessuno vuole le foto matrimoniali con gli invitati in mascherina. Il ricordo di quel momento – e dunque anche le immagini che lo rappresentano – dovrebbe evocare felicità e spensieratezza, non certo l’ansia di una pandemia…”.

Dunque, quando si potrà tornare alla normalità?

“Intanto, poiché per organizzare un matrimonio ci vuole almeno un anno, tutte le coppie che avrebbero dovuto sposarsi in questo periodo hanno già posticipato la cerimonia al 2021. Molto dipenderà dalla curva pandemica, ma è chiaro che se i contagi continueranno a diminuire, io credo che già tra settembre ed ottobre ci si potrà tornare a sposare in maniera più o meno tradizionale”.

E per l’inverno?

“E’ una stagione che offre delle splendide opportunità coreografiche, per cui io consiglio vivamente il matrimonio invernale. Il problema è che il Covid non ha bloccato solo i matrimoni, ma anche l’intera ‘filiera’ dell’amore. I fidanzati, in questi mesi, non potevano neppure vedersi, figuriamoci se c’era la voglia di organizzare un matrimonio…”.

Prima del coronavirus, quali erano le tendenze del settore wedding in Romagna?

“In primis, avevo notato un generalizzato calo degli invitati. Sei o sette anni fa alle cerimonie c’erano almeno 150 persone, negli ultimi tempi invece difficilmente si superavano i 70 invitati. Per quanto riguarda le richieste, io avendo la mia azienda a Cervia, ho riscontrato un consolidamento della spiaggia come location preferita. Poi è chiaro che i castelli e le ville storiche hanno sempre il loro pubblico, ma il matrimonio in riva al mare è quello che, prima del Covid, andava decisamente per la maggiore”.

Foto di Werther Scudellari

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