Skip to main content
[nectar_slider location=”articolo – ABOVE SX” overall_style=”classic” bg_animation=”none” loop=”true” slider_transition=”fade” caption_transition=”fade_in_from_bottom” image_loading=”default” heading_tag=”default” button_sizing=”regular” slider_height=”100″ autorotate=”4000″]
[nectar_slider location=”articolo – ABOVE DX” overall_style=”classic” bg_animation=”none” slider_transition=”fade” caption_transition=”fade_in_from_bottom” image_loading=”default” heading_tag=”default” button_sizing=”regular” slider_height=”100″ autorotate=”4000″]

Mentre molti settori ricevono, nell’emergenza Covid-19, contributi e prebende di Stato, ci sono categorie chiamate a dare e non a ricevere. È il caso dell’industria del gioco.

Il contributo al nuovo fondo “salva sport” per i prossimi 18 mesi è stato infatti fissato allo 0,50% degli incassi delle scommesse sportive e virtuali.

L’ennesimo balzello ha scatenato la protesta degli operatori del settore: “C’è da chiedersi – è l’obiezione numero uno – come farà un settore chiuso e la cui data di ripartenza non è nemmeno stata accennata nell’ultimo DPCM, a pagare un’ulteriore tassa”. Tra l’altro, nel Dl era stata anche annunciata la sospensione del versamento di circa 750 milioni di euro del Preu, “ma anche in questo caso – si lamentano gli operatori – non c’è nessuna traccia di una misura che poteva invece aiutare un comparto legale in grave crisi visto lo stop che dura da oltre 2 mesi”.

Sostieni livingcesenatico con una piccola donazione!

[nectar_slider location=”home – ABOVE” overall_style=”classic” bg_animation=”none” slider_transition=”slide” caption_transition=”fade_in_from_bottom” image_loading=”default” heading_tag=”default” button_sizing=”regular” slider_height=”300″ autorotate=”4000″]

Leave a Reply