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Mentre molti settori ricevono, nell’emergenza Covid-19, contributi e prebende di Stato, ci sono categorie chiamate a dare e non a ricevere. È il caso dell’industria del gioco.

Il contributo al nuovo fondo “salva sport” per i prossimi 18 mesi è stato infatti fissato allo 0,50% degli incassi delle scommesse sportive e virtuali.

L’ennesimo balzello ha scatenato la protesta degli operatori del settore: “C’è da chiedersi – è l’obiezione numero uno – come farà un settore chiuso e la cui data di ripartenza non è nemmeno stata accennata nell’ultimo DPCM, a pagare un’ulteriore tassa”. Tra l’altro, nel Dl era stata anche annunciata la sospensione del versamento di circa 750 milioni di euro del Preu, “ma anche in questo caso – si lamentano gli operatori – non c’è nessuna traccia di una misura che poteva invece aiutare un comparto legale in grave crisi visto lo stop che dura da oltre 2 mesi”.

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