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Come era lecito attendersi, l’effetto Covid sulla politica italiana ha sparigliato le carte in tavola, stravolgendo in poco più di due mesi le gerarchie del consenso. Rispetto alle Europee del 26 maggio – secondo i sondaggi Supermedia di YouTrend – perde quota la Lega (-7,9%) passata dal 34,3% al 26,4%.

Una crisi, per ora solo teorica, che si sovrappone geometricamente a quella del leader Matteo Salvini che, secondo le rilevazioni demoscopiche, starebbe perdendo consensi a favore di Giorgia Meloni. Fratelli d’Italia, infatti, da questa crisi pandemica avrebbe guadagnato 7,8 punti percentuali, crescendo dal 6,5% delle Europee al 14,3% attuale.

Ma il post-Covid ci regala, soprattutto, due nuovi protagonisti della politica nazionale. A sinistra il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini e a destra quello del Veneto Luca Zaia. Potrebbero essere loro – Conte permettendo – i prossimi autorevoli contendenti alla carica di Premier.

Bonaccini ieri ha negato nuovamente la sua voglia di mettersi in gioco a livello nazionale come segretario del Pd ma, se sono le azioni a definire gli uomini, non c’è dubbio che il modenese (mai così esposto su giornali e tv) si sia mosso strategicamente in questi mesi proprio con questo obiettivo. La consacrazione di Zaia, invece, sboccia spontanea con la concomitante crisi di Salvini ed è figlia di una gestione dell’emergenza che in tanti hanno definito esemplare. Toccherà dunque ad uno di loro governare l’Italia del post-Covid? I sondaggi vanno verso questa direzione, la politica chissà…

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