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Dove andiamo in vacanza quest’estate? Almeno fino al 1 luglio, per i vacanzieri italiani, le opzioni sembrano piuttosto ridotte.

Settimana a Ibiza o Formentera? E’ possibile, ma di settimane in Spagna dovrete prenotarne almeno due perché tanto durerà alle Baleari la vostra quarantena obbligatoria (ovviamente da trascorrere non all’Amnesia o al Pacha, ma in una stanza da albergo in isolamento).

Siete patiti di Mykonos o Santorini? Bene, dal 15 giugno i voli internazionali saranno ammessi negli aeroporti greci di Atene e Salonicco ma se l’aereo proviene da uno degli aeroporti delle aree “ad alto rischio” stilato dall’Agenzia europea per la sicurezza aerea (che per l’Italia sono Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto) i passeggeri saranno sottoposti a un test all’arrivo. Se negativo, il passeggero si metterà in auto-quarantena per 7 giorni. Se positivo, la quarantena sarà di 14 giorni.

E se scegliessimo qualche località montana dell’Austria o della Svizzera? Neanche per sogno, i nostri vicini – con il tradizionale spirito di fratellanza – ci hanno già battezzati come “untori” e dunque per chi proviene dal Belpaese varcare le Alpi sarà un problema.

E se, invece delle montagne, decidessi di andare dall’altra sponda dell’Adriatico? Non fatevi illusioni, la Croazia – che “coccola” tanto i turisti tedeschi – degli italiani per il momento non ne vuol sentire parlare (anche se, con una parziale marcia indietro, Zagabria ha fatto sapere ieri che con una prenotazione alberghiera in mano gli italiani possono entrare).

Dunque, per giugno ci resta solo l’Italia. Ma con qualche distinguo. Sardegna e Sicilia, ad esempio, hanno già detto che i turisti del Nord non sarebbero ancora del tutto graditi, tant’è vero che il governatore sardo Solinas continua a sostenere la sua proposta del “certificato di negatività”. Insomma, in particolare i turisti della Lombardia – accusata di “taroccare” i dati della pandemia – in alcune regioni del Sud non sarebbero i benvenuti. Alla fine, dunque, per chi ricerca un’ospitalità senza pregiudizi resta solo la Romagna, l’unico territorio che, per voce del sindaco di Riccione, ha invitato tutti i turisti del nord a scegliere senza remore le località turistiche dell’Adriatico.

Per altro, l’Italia dal 3 giugno aprirà a tutti i paesi europei dell’area Schengen, compresi i turisti di Regno Unito e Spagna che non dovranno sottostare ad alcuna quarantena malgrado il numero di contagi in quei paesi sia addirittura superiore a quello dell’Italia. Insomma, tra frontiere chiuse e barriere ideologiche, tutte le strade portano in Romagna.

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