“Sono la sorella di uno dei ragazzi che hanno accoltellato durante la maxi-rissa di sabato sera”. Inizia così il racconto di A.F., una ragazza di 21 anni, sorella del giovane di Cesenatico che ha riportato alcune ferite da arma da taglio alla schiena: “Mio fratello – scrive su Facebook – con i suoi amici erano in piazza a Cesenatico e stavano passando sotto al grattacielo quando hanno visto delle persone che stavano massacrando con uno skate un ragazzo e una ragazza indifesi. Un amico di mio fratello si è fermato tentando di fermare ciò che stava succedendo, ma è stato aggredito da 5 ragazzi che lo hanno picchiato”.
“A quel punto – prosegue la ricostruzione – mio fratello ha cercato di aiutarli e nella ressa […] qualcuno ha tirato fuori una lama e lo ha accoltellato nella schiena. Molte persone sono intervenute e molte sono rimaste ferite da coltelli da questi soggetti”.
La testimonianza fa pensare ad un collegamento con quanto accaduto a Rimini poche ore prima dove si sono registrati fatti analoghi con protagonista un gruppo di extracomunitari di origine magrebina che, secondo le prime ricostruzioni, avrebbero alzato troppo il gomito. La ragazza prosegue il suo racconto lamentando la scarsità di forze dell’ordine che sono potute intervenire solo “dopo un’ora”. L’ambulanza invece è giunta in tempo utile per prestare soccorso ai feriti.
“Questi soggetti che hanno accoltellato mio fratello e altre persone non è la prima volta che fanno danni. Hanno rovinato metà Ponente e hanno fatto già altre risse e nessuno ha fatto niente! Il vero eroe è stato mio fratello che, pur non conoscendo questi ragazzi, li ha difesi. È ora che qualcuno faccia qualcosa per rendere la nostra città migliore e per uscire senza paura. Sperando che questa gente venga rinchiusa e che mio fratello abbia giustizia”.
