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Ha i riccioli biondi di uno splendido bambino di Cesenatico il futuro dello snowboard mondiale. Lui si chiama Nico Bondi e, anche se ha appena 9 anni, nell’ambiente del “circo bianco” – già da diversi anni – è considerato un professionista della specialità.

Nico è un talento naturale, coltivato meravigliosamente da due genitori che, proteggendolo da ogni pressione, si sono limitati semplicemente ad assecondare il suo istinto e la sua passione.

Conteso dagli sponsor più prestigiosi, con una bacheca già stracolma di trofei, quando si parla di lui, la domanda è sempre la stessa: chissà dove potrà mai arrivare quel bimbo sempre sorridente col genoma da campione che passa con disinvoltura dalla tavola da surf alle rotelle dei pattini, regalando sempre e comunque formidabili emozioni?

Di lui si sono occupati due filmaker professionisti di fama mondiale: lo svizzero Vernon Deck (fotografo ufficiale Volcom Europe) ed il brasiliano Loic Wirth. All’inizio dell’anno, prima che il Covid scompaginasse i piani del mondo, sono andati a trovarlo appositamente a Madonna di Campiglio, dove Nico abita in inverno con i suoi genitori (ma se gli chiedi: da dove vieni? Lui ti risponde sempre, con un pizzico d’orgoglio, ‘Io sono di Cesenatico’).

Per diversi giorni l’hanno seguito, filmato, pedinato sulle guglie innevate delle Dolomiti per raccontare, in uno short-film, le imprese mirabolanti di un predestinato, ma anche la spensierata quotidianità di un bambino.

Già campione italiano della sua categoria, Nico è uno dei più giovani atleti al mondo ad essere sotto contratto con team d’importanza planetaria, come Oakley snowboarding, Volcom, Nitro e Vans Europe che lo sostengono e lo aiutano nella sua attività agonistica al pari di tanti altri celebrati professionisti.

Nico si trova in questi giorni a Cesenatico (e non in tournée in giro per il mondo) solo per colpa del Covid. Qui si allena “a secco” nel campo dell’Accademia Acrobatica di Ponente, una struttura conosciuta più nel resto d’Europa che in città, molto rinomata tra gli interpreti dello snowboard. Inoltre, a Cesenatico, si allena con lo skate, l’altra sua grande passione.

Malgrado sia circondato da un contesto di puro professionismo, Nico resta – a tutti gli effetti – un normalissimo bambino di 9 anni con i suoi gusti (“adoro le verdure”), le sue fissazioni (“odio il gelato”), il grande amore per gli animali e, ovviamente, per gli spazi sconfinati della natura: l’orizzonte del mare, il bianco delle montagne e, quando non c’è di meglio, anche il grigio di una parabolica rampa di cemento. Perché per lui, nato senza ali, quello che conta – sull’acqua, in cielo o sulla neve – è disegnare arabeschi nell’aria e, sfidando la gravità, provare a volare.

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