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“La normativa vigente – si legge in una nota della Consigliera ER Gibertoni (gruppo misto) –  in tema di canone Rai dispone una tariffazione speciale per tutti i soggetti che detengono apparecchi radiotelevisivi in locali pubblici o aperti al pubblico e che li impiegano a scopo di lucro diretto o indiretto. Fin troppo evidente, quindi, il riferimento agli ambiti della ristorazione e del turismo, settori economici tra i più colpiti dalla crisi economica post Covid-19”.

“Nonostante in questo periodo emergenziale siano state previste diverse moratorie, dilazioni e rateizzazioni per il pagamento dei tributi, il pagamento del canone Rai – scrive la consigliera Giulia Gibertoni (Misto) nell’interrogazione depositata oggi – non rientra nel novero di queste facilitazioni”. Il tutto a fronte di una tariffa che può variare da poco meno di 200 euro fino a un massimo di 65.00 euro (per hotel di lusso con un grande numero di stanze).

Considerata la spiccata vocazione turistica dell’Emilia-Romagna e l’incidenza che questa voce ha nella composizione del pil regionale, Gibertoni ritiene che l’esenzione del pagamento per questo settore sia “un limitato ma significativo gesto positivo, utile comunque per favorire il rilancio a partire dalla profonda crisi che sta interessando pressoché tutto il settore turistico-ricettivo”.

Da qui la richiesta “di intervento presso il governo nazionale al fine di garantire l’esenzione del pagamento per l’anno 2020 a tutte le attività colpite dalla crisi economica conseguente l’emergenza epidemiologica da Covid-19”.

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Alessandro Mazza

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