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Anche in Emilia-Romagna, da qualche giorno, si può dunque scaricare l’App Immuni. L’applicazione si baserà sull’installazione volontaria da parte degli utenti e il suo funzionamento potrà cessare non appena sarà terminata la fase di emergenza, con eliminazione di tutti i dati generati. Dotarsi dell’applicazione permetterà di risalire ai contatti che possono aver esposto una persona al rischio di contagio, nel rispetto della normativa sulla tutela della privacy.

ll tracciamento, infatti, è basato su tecnologia Bluetooth e non utilizza dati di geolocalizzazione di alcun genere, inclusi quelli del Gps. E l’app non raccoglie neppure dati identificativi dell’utente, come nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono o indirizzo email. Chi decide di installarla, viene avvisato con una notifica nel caso sia entrato in contatto con soggetti successivamente risultati positivi al tampone.

Come funziona e quali sono i suoi obiettivi

La funzionalità principale dell’App è quella di inviare una notifica alle persone che possono essere state esposte ad un caso Covid-19 (contatti stretti) e di invitarle a contattare il medico di medicina generale o pediatra di libera scelta spiegando di aver ricevuto una notifica di contatto stretto.

Per farlo, l’app si avvale del tracciamento di prossimità basato su tecnologiaBluetooth Low Energy, senza ricorso alla geolocalizzazione. Quando un utente installa Immuni sul proprio smartphone, l’app inizia a scambiare identificativi anonimi (codici randomici) con altri dispositivi che hanno installato la stessa app. Si tratta di codici “non tracciabili”, ovvero che non permettono di risalire al dispositivo corrispondente, né tanto meno all’identità della persona.

Cosa succede se un utente risulta positivo

Quando un utente risulta SARS-CoV-2 positivo, l’operatore sanitario che gli ha comunicato l’esito del test diagnostico gli chiede se ha scaricato l’app e lo invita a selezionare sul proprio smartphone l’opzione per il trasferimento delle sue chiavi anonime nel sistema del Ministero della salute.

L’app restituisce un codice numerico (OTP) che l’utente comunica all’operatore sanitario. Il codice viene inserito, da parte dell’operatore sanitario, all’interno di un’interfaccia gestionale dedicata, accessibile tramite il Sistema Tessera Sanitaria, e il caricamento viene confermato dall’utente.

A questo punto l’applicazione notifica agli utenti con cui il caso è stato a contatto, il rischio a cui sono stati esposti e le indicazioni da seguire, attraverso un messaggio il cui testo è unico su tutto il territorio nazionale. Nel messaggio viene rivolto l’invito a contattare il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta che faranno una prima valutazione dell’effettiva esposizione al rischio del soggetto e, in caso confermativo, segnaleranno l’utente al Dipartimento di Sanità Pubblica di riferimento territoriale.

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