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Il sindaco di Ravenna Michele de Pascale ha firmato ieri l’ordinanza che individua e regolamenta ai sensi della legge regionale l’area di demanio marittimo destinata alla pratica del naturismo, con possibilità di fruizione clothing optional, per permettere a chiunque di accedervi liberamente.

Stiamo parlando del tratto di arenile in località Lido di Dante a sud del lido omonimo, con inizio a 50 metri dalla perpendicolare alla battigia dello stradello pinetale esistente per 400 metri circa, e dell’estensione di tale area anche nell’ulteriore porzione di arenile in cui viene consentita la fruizione balneare dalla fine del periodo di nidificazione dell’avifauna (di regola il giorno 15 luglio). L’ordinanza è in vigore dal 25 giugno al 13 settembre 2020.

Per la leggendaria Bassona si chiude la stagione delle ambiguità normative, delle denunce per oltraggio alla pubblica decenza, anche se – ai margini dell’area – restano insoluti gli atavici problemi legati allo scambismo e alla prostituzione da spiaggia. In ogni caso, l’area che non piaceva al povero sindaco Matteucci, da oggi viene consegnata al grande popolo di Adamo che potrà finalmente praticare il naturismo sotto l’egida di una normativa precisa e senza zone d’ombra.

“Siamo soddisfatti di riuscire a dare finalmente una risposta strutturata al turismo naturista – dichiarano il sindaco Michele de Pascale e l’assessore al Turismo Giacomo Costantini – istituendo una delle prime aree ufficiali in Italia per la stagione 2020. Il percorso è stato complesso dal punto di vista normativo e ha richiesto grande collaborazione istituzionale”. Il Comune di Ravenna ha incluso l’area individuata fra quelle oggetto di copertura da parte del servizio di salvamento attivato nelle spiagge libere dal 13 giugno al 13 settembre 2020.
Sono stati inoltre messi a disposizione a titolo non oneroso i servizi igienici del Camping Classe e sono stati installati un “paravento” e la cartellonistica per delimitare l’area.
Gli utilizzatori dovranno inoltre provvedere a tenere pulito lo spazio utilizzato portando via ogni rifiuto e dovranno conferire correttamente i rifiuti prodotti negli appositi contenitori. Nell’area vige inoltre il divieto di fumo sulla battigia e abbandono di rifiuti prodotti da fumo.
L’accesso all’area dovrà avvenire utilizzando esclusivamente l’arenile o gli stradelli, vietando conseguentemente, al fine di preservare l’ecosistema dunoso, l’occupazione, il passaggio e l’attraversamento della duna costiera, al di fuori degli stradelli.
Nell’area resta inoltre vigente il divieto di attendamento, campeggio e ombreggio con ombrelloni o altre strutture temporanee anche realizzate con legname spiaggiato.

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One Comment

  • Silvio Pammelati ha detto:

    “Nell’area vige inoltre il divieto di fumo sulla battigia e abbandono di rifiuti prodotti da fumo”

    .Il Messaggero (ed. Nazionale) del 17/06/19 pag. 16
    Il divieto di fumo sulle spiagge
    Lo scorso 13 giugno il comune di Tarquinia ha emesso un’ordinanza che vieta di fumare nelle spiagge A Marina Velka, mio personale luogo di vacanze, c’è uno stabilimento attrezzato di ombrelloni con posacenere. Per altre spiagge esiste la possibilità di munirsi di posaceneri portatili. Perché vietare il fumo e non solo l’atto di gettare cicche a terra? Silvio Pammelati Roma

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