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I biscotti della piazzetta del “Giardino dei sapori perduti” sono una delle eccellenze gastronomiche più rinomate di Cesenatico. Basta solo avvicinarsi a quella bottega di via Fiorentini per respirare gli aromi fragranti della pasta frolla appena sfornata. La sua ricetta è un segreto antico gelosamente custodito da Paolo Alessandrini, lo chef pasticcere che, in questo angolo pittoresco di centro storico, ha saputo creare qualcosa di unico.

Da qualche settimana, però, in quella bottega tanto amata dai gourmet, si è un po’ perso il tradizionale sorriso. Colpa di alcune decisioni avvallate dall’amministrazione comunale che, secondo alcuni esercenti, nell’estate più difficile del millennio, avrebbero penalizzato oltre misura le attività di via Fiorentini: prima l’isola pedonale serale, poi la cancellazione del mercatino del lunedì (che, tuttavia, come si legge nella replica del sindaco pubblicata a parte, non è organizzato direttamente dal Comune ma da un consorzio di associazioni private).

“La pedonalizzazione della strada, come temevamo, ha finito per isolare le nostre attività – spiega amareggiato Paolo Alessandrini – perché la passeggiata si snoda prevalentemente sul porto canale e la gente, se non gli dai un buon pretesto, in via Fiorentini non ci mette piede”.

Prima almeno un “pretesto” c’era: il mercatino del lunedì…

“Spostarlo in via Garibaldi è stata una mazzata letale perché ci ha sottratto un’attrazione ormai consolidata e dunque particolarmente preziosa per le nostre attività. In quella serata si facevano buoni incassi perché la via era affollata di turisti e il lavoro, almeno quella sera, non mancava a nessuno”.

Quando avete saputo che il mercatino non si sarebbe più tenuto?

“Quando tutte le decisioni erano ormai state prese perché, anche in questa circostanza, nessuno ha ritenuto necessario anticiparci nulla. Né un confronto né una parola: tutto deciso sopra le nostre teste. Abbiamo avuto un incontro con il vice-sindaco a cui abbiamo spiegato i nostri problemi e le nostre perplessità. Lui ci ha anche ascoltato, ha preso nota, ma che cosa è cambiato?”.

Per quale ragione non è stato possibile mantenere il mercatino in via Fiorentini?

“Una ragione logica, a dire il vero, non c’è. Hanno parlato dell’impossibilità di mantenere le distanze di sicurezza, ma parliamo di grandi spazi all’aperto, quindi le bancarelle potevano essere collocate diversamente o comunque tenute tranquillamente più larghe. Oppure, anziché cento postazioni, se ne potevano ospitare ottanta. Insomma, i mercati ambulanti ormai sono stati ripristinati dovunque e anche a Cesenatico, da lunedì scorso, sono stati autorizzati tutti i mercatini rionali. Quindi, qualcuno dovrebbe spiegarci perché in via Garibaldi o in via Baldini le bancarelle ci possono stare e in via Fiorentini no…”.

Ma l’isola pedonale non vi è di alcun aiuto?

“Le dico solo una cosa: io la sera ho deciso di chiudere l’attività perché tanto restare aperti non conviene. Se devo girarmi i pollici preferisco farlo a casa. E, come me, hanno fatto tante altre attività della via che, dopo qualche serata, si sono rese conto che non ne valeva la pena. Ma anche chi resta aperto si lamenta di continuo perché la passeggiata si è azzerata e lavorare la sera è diventato impossibile. Io non ho assolutamente nulla contro ‘Cesenatico XL” e sono davvero contento se ai locali della mia via è stata data la possibilità di allargarsi un po’. Però non si può avere tanta attenzione per le esigenze di alcune attività e, nello stesso tempo, ignorare platealmente le esigenze degli altri…”.

Eppure, a poche decine di metri di distanza, il porto canale è sempre pieno di gente…

“E’ vero, ma lì ci sono tante iniziative e, in ogni caso, il porto già di per sé rappresenta un’attrazione. Il problema è che la gente non si spinge quasi mai oltre l’asta del canale perché non c’è ragione per proseguire nel deserto di via Fiorentini…”.

Che cosa l’amareggia di più?

“Il fatto che tutto questo accada nell’estate più difficile della nostra storia, quella in cui avremmo avuto più bisogno di aiuto da parte della nostra amministrazione. E, invece, sembra quasi che abbiano deciso di metterci in castigo”.

Che cosa farete a questo punto?

“Io chiederò un nuovo incontro al sindaco per ribadirgli che Cesenatico non è solo il porto canale. Non è la prima volta che ci sentiamo ignorati dall’amministrazione, ma il centro storico siamo anche noi e, se la sera le nostre insegne si spengono, a rimetterci sarà tutta la città”.

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