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Una petizione online per contenere la proliferazione del gabbiano reale sulle coste di Cesenatico. A promuoverla Simone Dominici che, nella sua crociata anti-Livingstone – ha trovato come alleato l’ex sindaco Roberto Buda che ha condiviso la petizione sulla sua pagina facebook.

“La legge che tutela il gabbiano reale quale specie protetta – si legge nel testo della petizione – è il pretesto grazie al quale le amministrazioni locali non prendono provvedimenti reali ed efficaci contro l’invasione incontrollata della città da parte di questi animali che negli ultimi anni si sono progressivamente impadroniti della città creando gravi disagi ai cittadini per la sporcizia, gli escrementi, ma soprattutto per la confusione provocata dai loro versi molesti di giorno e ad ogni ora della notte, impedendo il necessario riposo”.

La raccolta di firme ha lo scopo di sensibilizzare l’amministrazione comunale affinché “tuteli i cittadini affrontando e risolvendo il problema, magari collaborando fattivamente anche con i comuni limitrofi, interessati dallo stesso problema, abbandonando l’attuale passività e indifferenza di fronte al disagio provocato alla cittadinanza da questo animale molesto”.

“È palese – prosegue la nota – che se una legge diventa anacronistica, e questo è il caso della legge a tutela del gabbiano reale quale specie protetta quando è diventato specie infestante, va cambiata! Non è l’uomo per la legge, ma la legge per l’uomo. Uniamoci per chiedere subito un cambiamento che ci tuteli”.

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One Comment

  • Antonello Servedio ha detto:

    Approfitto della petizione per aggiungere un altro motivo al contenimento del gabbiano reale, e non meno molesto. Sono stato aggredito dal maschio di una coppia che aveva nidificato sul tetto di una palazzina, e che al mio passaggio in strada mi ha colpito una prima volta con gli artigli, e per ben 7 volte ha cercato di colpirmi ancora. Questo fatto si è ripetuto nei giorni successivi, finché ho deciso di non passare più in quella strada. Solo da pochi giorni ho potuto riprendere il mio percorso abituale, perché i volatili hanno abbandonato il nido. Ho ancora negli occhi l’aggressività degli attacchi, che poi mi è stata meglio descritta da due testimoni increduli e spaventati quanto me. Successivamente, essendomi informato, ho appreso di numerosi accadimenti identici, o peggio, con gente bloccata in casa perché avevano nidificato sul balcone di casa, o altri episodi simili.

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