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“Questa volta non possiamo ripartire senza il tuo aiuto”. A lanciare l’sos è il Vidia Club, storico rock club cesenate, dopo l’emergenza sanitaria.

“Abbiamo 37 anni. E nel mondo del clubbing 37 anni sono davvero tanti. Siamo sopravvissuti ai cambi di moda, agli incendi, alle nevicate epocali, ai nostri errori. Alla morte di Joe Strummer, di Lemmy, di Bowie, di Prince. E siamo sopravvissuti anche a una pandemia. Ma questa volta non possiamo ripartire senza il tuo aiuto”. Queste le parole usate nel lancio della raccolta fondi che il Vidia affida ai social. La pandemia per il locale di San Vittore, come per tanti agli locali in Italia ha significato dover concludere in anticipo la stagione, concerti annullati o posticipati all’anno prossimo, incertezza assoluta sul futuro e quindi la difficoltà a programmare anche eventi futuri.

“È il momento più difficile per il locale. Da febbraio siamo fermi e stiamo cercando di capire come ripartire. Come programmare la prossima stagione. Come farcela di nuovo”. Il rischio che a settembre il Vidia resti chiuso è concreto.

Così l’idea del crowdfunding che “a dispetto della traduzione letterale, non è una solo una basica raccolta fondi ma prevede una serie di ricompense originali, che crediamo ripaghino l’investimento scelto: il merchandise a tema COVIDIA-19, la possibilità di dare il proprio nome a una sala o a un drink, avere una targa onoraria dentro al locale, scegliere le canzoni da mettere in pista, e tanto altro, insomma una gamma di scelte che farebbe impazzire di gioia il nerd che è in tutti noi!”, si legge sull’appello social.

La piattaforma di crowdfunding è “Idea Ginger”, la stessa che venne usata per la prima impresa di Rockin’1000. La formula della raccolta è “tutto o niente”: se non si raggiungono i 10.000 euro, primo obiettivo del crowdfunding, i soldi raccolti fino a quel momento torneranno ai donatori.

Potete trovare il crowdfunding per sostenere il Vidia qui: https://bit.ly/VidiaCrowdfunding.

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Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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