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Corse ogni 30 minuti, al posto degli attuali 58, e soste in ogni località della costa romagnola tra Ravenna a Rimini. Anche per recuperare i posti sacrificati sui convogli per rispettare il distanziamento sociale.

Così il trasporto ferroviario di costa dell’Emilia-Romagna si attrezza “per una mobilità sempre più sostenibile e che risponda al meglio alle esigenze di pendolari, lavoratori e turisti”. È l’obiettivo dell’accordo firmato a Bologna dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, dalla ministra delle Infrastrutture e trasporti, Paola De Micheli, e dall’amministratore delegato e direttore generale di Rete ferroviaria italiana, Maurizio Gentile.

Si guarda alla messa a punto di un sistema di trasporto ferroviario che garantisca sicurezza, rapidità ed efficacia dei collegamenti e insieme il rispetto dei parametri per un basso impatto ambientale. Il tutto in una zona, la riviera adriatica tra Ravenna e Rimini – ad alta intensità di mobilità, sia stagionale, considerati i flussi turistici, sia dei tanti pendolari, studenti e lavoratori che ogni giorno si spostano tra le due città costiere.

Si prevede l’istituzione di un gruppo di lavoro tra ministero Trasporti, Rfi e Regione che, entro un anno, debba individuare e definire, attraverso un accordo attuativo, il piano degli interventi infrastrutturali e tecnologici necessari a realizzare il miglioramento dei collegamenti ferroviari tra Ravenna e Rimini.

Sul tavolo, l’introduzione di nuove fermate, la soppressione dei passaggi a livello, che ora sono 29, e la realizzazione di opere sostitutive per favorire la viabilità ciclabile e pedonale, il ripristino del binario di incrocio nella stazione di Rimini Viserba per permettere movimenti contemporanei a 60 km/h, il raddoppio selettivo di binario della tratta Rimini Viserba-Rimini, con l’obiettivo di incrementare la capacità della linea e migliorare i tempi di percorrenza e di flessibilità di gestione del traffico ferroviario. Per il futuro si pensa ad uno studio di fattibilità per valutare la possibilità di estendere ai lidi ferraresi.

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