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Saranno poco meno di duemila – molti provenienti anche dalla nostra provincia – gli studenti che il 3 settembre si presenteranno ai cancelli della Fiera di Bologna per affrontare il temuto test di ammissione ad uno dei quattro corsi di Medicina e chirurgia offerti dall’Alma Mater.

Un numero altissimo dovuto anche al cambio delle regole. Dall’anno scorso infatti è cambiato radicalmente il sistema dei test d’ammissione. A causa delle restrizioni imposte dal Covid, quest’anno le aspiranti matricole di Medicina dovranno sottoporsi al test di ingresso nella sede più vicina al loro domicilio, indipendentemente dalla prima opzione inserita al momento dell’iscrizione.

In ogni caso, il numero di candidati supera ampiamente le previsioni formulate dall’ateneo. Un aumento dovuto anche ad una maggiore sensibilità dei giovani verso le materie mediche dopo l’emergenza pandemica.

Inoltre, come noto, Unibo ha potenziato ulteriormente la sua offerta di corsi di Medicina, in quanto ha aperto anche quelli a Forlì e a Ravenna, che mettono in palio 90 posti ciascuno. Poi c’è Medicina in inglese, lanciato ormai tre anni fa, che ha avuto un grandissimo successo e che anche quest’anno mette a disposizione 80 posti. E naturalmente il tradizionale corso di laurea a Bologna, con i suoi ambitissimi 360 posti.

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