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L’inizio dei lavori alla scuola di via Torino ha suscitato qualche reazione tra consiglieri comunali. A poco dal primo colpo di benna che ha iniziato l’abbattimento della scuola la consigliera della Lega Giulia Zecchi interviene con un post su facebook: “È iniziata la demolizione dell’ex ludoteca di Via Torino. Ribadisco il mio disappunto! Soprattutto quando si spendono soldi pubblici bisognerebbe avere l’atteggiamento del buon padre di famiglia. Abbiamo già scuole esistenti per ogni quartiere. Mi hanno insegnato a sistemare quello che fortunatamente già è in nostro possesso senza sperperare denaro, ribadisco pubblico. Con gli stessi soldi, anzi con molto meno, avremmo potuto mettere in sicurezza tutte le scuole che abbiamo sul nostro territorio. Come sempre è questione di priorità!”

Interviene, senza un chiaro riferimento alla collega di consiglio comunale (seppur di scranno opposto), Mario Drudi del Pd che ripercorre la cronistoria di un progetto che ha gettato le basi con la giunta Buda, che invece siede accanto alla Lega in consiglio.

“A Cesenatico amministrava il centro-destra, con Roberto Buda sindaco, la Lega in giunta e in maggioranza in Consiglio Comunale. A seguito di verifica sismica che certificava l’inadeguatezza della scuola elementare di via Saffi, i bambini vennero trasferiti alla colonia Erminia in via Colombo. Venne deciso dall’ora Sindaco Buda e dalla Amministrazione Comunale, di cui faceva parte la Lega, che non era il caso di mettere in sicurezza la scuola di via Saffi e di puntare sulla costruzione di un nuovo polo scolastico in via Torino, promesso al massimo entro due anni. Non c’erano soldi per realizzare la nuova scuola che costava 6 mln di euro, tutti lo sapevano, a cominciare da chi allora amministrava Cesenatico.

[…] L’amministrazione Buda, chiese un finanziamento a fondo perduto per realizzare il nuovo polo scolastico di viale Torino. Nel 2016 cambia l’amministrazione comunale di Cesenatico e Matteo Gozzoli diventa sindaco. La permanenza prolungata dei bambini alla colonia Erminia non è più sostenibile. […] Preciso che sono momenti di grave difficoltà finanziaria per il nostro comune, che veniva da un commissariamento e rischiava di precipitare nel dissesto finanziario.
Non potendo fare altro, si decide di intervenire sulla scuola di via A. Saffi, rendendola agibile per gli studenti e, considerato che trattasi di immobile di pregio di proprietà pubblica, si ritiene che, in ogni caso, i soldi spesi, anche in prospettiva di altri usi futuri, sarebbero stati ben spesi. Nel frattempo i bambini tornano ad occupare la scuola di via Saffi. Nel 2017, inaspettata, arriva la notizia del contributo statale di oltre 4 milionii di euro per realizzare il nuovo polo scolastico di via Torino.
Bene, siamo all’oggi. C’è una nuova scuola in costruzione, finanziata all’ 80% con risorse extra comunali e c’è un immobile di proprietà pubblica in via A. Saffi sismicamente sicuro, attualmente utilizzato come scuola.
Sono state fatte e sono in corso le verifiche sismiche di tutti gli edifici a scolastici di Cesenatico, che potrebbero imporre di intervenire su alcune scuole, rendendole indisponibili per periodi medio-lunghi e pertanto, ogni persona con un minimo di buonsenso comprende che l’avere a disposizione una scuola sicura in via Saffi ed un nuovo polo scolastico in costruzione, disponibile in tempi ragionevoli, non può che essere considerata una buona cosa per la nostra comunità e la gestione delle scuole comunali e nei prossimi anni”.
“Io credo che la precedente Amministrazione Comunale abbia fatto bene a chiedere il contributo governativo per finanziare la realizzazione di un nuovo polo scolastico in Via Torino, così come ha fatto bene l’amministrazione Gozzoli inizialmente, in assenza di aiuti, a mettere in sicurezza l’edificio di Saffi e utilizzarlo come scuola e ora a non disperdere oltre 4 milioni di euro di contributi, realizzando un nuovo polo scolastico in Viale Torino (preciso che trattasi di risorse che possono essere destinate soltanto per fare quella scuola e non per fare quel che ci pare come dice chi non sa nemmeno di cosa parla). […]
“Soffiare sul fuoco, creare tensione, arrivando persino a contraddire sé stessi, è una pratica pericolosa, sintomo della peggior politica, che pratica solo chi cerca di incattivire una comunità, sperando di trarne vantaggio e un futuro tornaconto. Sempre meglio puntare sul senso di comunità di Cesenatico. Perché poi, è già successo e succederà, che chi ha soffiato sul fuoco, si è bruciato”.

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Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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