Quello della carenza endemica di parcheggi a Cesenatico, soprattutto nei weekend estivi, è un problema ormai arcinoto.
I posti auto, per la verità, ci sarebbero anche, ma chi viene al mare, generalmente, non ne vuol sapere di lasciare l’auto a monte della ferrovia e così – senza curarsi troppo del codice della strada – cerca in tutti i modi un posticino comodo a ridosso del mare. E, quando il “posticino” non c’è, se lo crea.
Come tutti quei pendolari della domenica che, puntualmente, lasciano l’auto in sosta in parcheggi improbabili. Negli ultimi tempi, ad esempio, sembra essere esplosa la moda delle auto parcheggiate in curva. Un vizio tutto italico che, in particolare nelle stradine interne tra viale Roma e viale Trento, crea problemi non trascurabili alla viabilità cittadina (le foto sono state scattate questa mattina).
Lo scorso 19 agosto, ad esempio, all’incrocio tra via Sintoni e via Bologna, si è verificato uno spettacolare incidente stradale (con due bimbi coinvolti). Nessuno, alla fine, si è fatto troppo male e la colpa, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe tutta da attribuire a quella giovane automobilista che, allo stop, anziché fermarsi, ha tirato dritto. Nella curva incriminata, tuttavia, era parcheggiata una grossa auto che ostruiva in maniera evidente la visibilità a chi proveniva da viale Roma. Forse, anche senza quella vettura, il sinistro si sarebbe verificato ugualmente, ma certo quell’auto costituiva un chiaro problema per la circolazione.
Quello delle vetture in curva è un fenomeno da non sottovalutare proprio perché, in prossimità degli incroci, una buona visibilità può consentire, in caso di pericolo, di anticipare la frenata e dunque di attutire l’eventuale collisione.
Alla fine della giornata, ogni tanto, sul parabrezza di quelle auto, compare il classico foglio bianco del verbale, ma il problema è così esteso da lasciar pensare che, forse, le sanzioni non sono così sistematiche. E, invece, più delle multe per non aver pagato il tagliando sulle strisce blu, quelle sanzioni non sono solo un deterrente per “educare” gli automobilisti più menefreghisti, ma anche un modo per rendere le nostre strade più sicure.
