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“Opporsi è come andare in bicicletta – diceva un grande statista come Jacques Chirac – quando si smette di pedalare, si cade”.

L’aforisma dovrebbe un po’ allarmare i partiti d’opposizione di Cesenatico che, perlomeno in questi mesi estivi – numeri alla mano – non brillano certo di laboriosità.

Nel prossimo consiglio comunale, convocato per il 1° settembre, ci sarà un solo punto all’ordine del giorno, quello relativo al completamento della ciclovia del torrente Pisciatello (relatore il sindaco Gozzoli). Nessuna interpellanza, nessuna interrogazione, neppure una mozione da discutere. Come se l’estate ormai al crepuscolo – la più complessa, caotica e contraddittoria della nostra storia repubblicana – non avesse fornito spunti o criticità.

E più o meno lo stesso è accaduto lo scorso 30 luglio, quando le forze di minoranza presentarono in consiglio comunale appena due interventi: un’interrogazione della Lega su un’area dedicata agli spettacoli viaggianti e un’interpellanza del Movimento 5 Stelle sulla capienza delle aule nelle scuole cittadine. Un tema che, a due settimane dalla prima campanella, avrebbe dovuto solleticare domande tambureggianti e che, invece, a Cesenatico, sembra del tutto ignorato dalle forze d’opposizione. E, sia chiaro, non basta strepitare di tanto in tanto sui social. La politica, quella vera, si fa nei luoghi deputati.

Ora, ci sono tanti ruoli ingrati a questo mondo. E uno di questi è, senza dubbio, il consigliere di minoranza. Il suo è un compito frustrante, al limite dell’onanismo, perché – per quanto geniali e lungimiranti – le sue proposte finiscono puntualmente accartocciate nel cestino. Il dovere del consigliere d’opposizione è quello di pungolare, provocare, rompere le scatole il più possibile ma, alla fine – diciamo la verità – ricorda un po’ la falena che, indomita e patetica, sbatte ostinatamente la testa contro il neon.

Qualcuno sostiene che l’opposizione sia una capra che, belando, ha già adempiuto al proprio dovere. Ingiusto, quindi, pretenderne anche il latte. Sarà, ma due miseri interventi in due mesi, con una marea di argomenti sul tavolo, sembrano obiettivamente troppo pochi, anche perché, tra qualche settimana, quando si entrerà ufficialmente in campagna elettorale, quelle stesse forze politiche torneranno ad essere più che mai laboriose, incalzanti e spietatamente critiche nei confronti dell’amministrazione.

Quando sono al governo – diceva qualcuno – non trovano mai soluzioni. Metteteli all’opposizione e, all’improvviso, sono pieni di idee. Questo accade dovunque. Fuorché a Cesenatico.

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One Comment

  • X esempio portare all’attenzione del sindaco,e a me piace questo sindaco,il problema di Cesenatico che è un paese sporco. Ancora più grave essendo anche turistico. Io e mia moglie telefoniamo spesso a Hera x segnalare bidoni della plastica che traboccano,dell’umido che puzzano,ecc. X non parlare di carte e sigarette non raccolte ovunque. In un paese turistico e non,i bidoni andrebbero ogni tanto lavati e disinfettati,vedi lungomare levante e viale Roma. Magari anche da quei ristoratori e bagnini che ne usufruiscono!!!

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