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L’Italia potrebbe perdere oltre mille chilometri di spiagge entro questo secolo a causa dell’innalzamento dei mari dovuto al riscaldamento globale. E la costa romagnola non sarà risparmiata.

Lo afferma uno studio condotto dal Joint Research Centre della Commissione europea, con dati analizzati e rielaborati dall’Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa e diffuso nei giorni scorsi da Stopglobalwarming.eu.

In sostanza, secondo il report, nei prossimi 80 anni una spiaggia su tre in Italia non esisterà più, anche se per altri paesi le proiezioni sono ancora più disastrose: per l’Australia si stima infatti una perdita di ben 14.849 km di spiagge, per il Canada 14.425 km, per il Cile 6659 km.

Sulle nostre coste l’erosione potrebbe distruggere completamente le spiagge di 109 comuni su 584 (11%). Nel restante 74% delle municipalità l’assottigliamento della fascia di sabbia andrà da pochi centimetri fino a un livello critico. Sulla costa romagnola, ad esempio, le spiagge arretrerebbero mediamente di 40 metri (soprattutto sul litorale riminese), ma in alcuni punti potrebbero sparire del tutto.

A livello regionale, le municipalità sul litorale adriatico dove le spiagge andranno quasi sicuramente perse sono 3 su 7 (43%) in Friuli-Venezia Giulia, 5 su 12 (42%) in Veneto, 7 su 13 (54%) in Emilia Romagna, 4 su 25 (16%) nelle Marche, 5 su 16 (31%) in Abruzzo, 2 su 4 (50%) in Molise, 6 su 67 (9%) in Puglia, 3 su 8 (38%) in Basilicata, 12 su 114 (11%) in Calabria, 4 su 42 (10%) in Campania, 6 su 23 (26%) nel Lazio, 5 su 33 (15%) in Toscana e 3 su 47 (6%) in Liguria.

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