I dati sull’andamento turistico di luglio (anche se provvisori) aprono non pochi interrogativi. Infatti non si pensava ad un segno meno a doppia cifra visto che “a vista” c’era e resta la sensazione che il turismo abbia tenuto, anche inaspettatamente, l’impatto dello spauracchio Covid-19. I dati forniti dalla Regione aggiungono dettagli interessanti.
La regione ER è quella che ha garantito il maggior afflusso di vacanzieri: sono 191.258 i pernottamenti registrati a Cesenatico a luglio (-15,3%). Seconda regione per numero di turisti è la Lombardia con i suoi oltre 174mila pernottamenti (un quarto rispetto anno scorso). Su 561mila pernottamenti di luglio, i vacanzieri italiani sono stati 515.988.
Sul versante di chi è giunto a Cesenatico a luglio dall’estero si segnalano 12.283 tedeschi con un calo del 66%; molti sono giunti anche dalla Svizzera: 12.545 (-63%).
Detto questo vanno aggiunte alcune specifiche fornite dall’osservatorio statistico della Regione che, vale la pena ricordarlo, è un organo che snocciola importanti analisi dati per la valutazione dell’andamento turistico.
A detta di molti, cittadini e imprenditori per lo più, luglio e agosto sono andati alla grande. Allora come spiegare il divario tra percepito e neutralità del dato? Ecco qualche approfondimento che forse aiuta a descrivere la stagione. Per prima cosa i dati della regione non calcolano le presenze negli stabilimenti balneari. Vengono considerati gli arrivi e le presenze registrate dalle sole strutture ricettive che offrono il pernottamento ai propri clienti.
Inoltre gli appartamenti ammobiliati ad uso turistico, non vengono conteggiati nelle statistiche. I dati degli appartamenti privati vengono conteggiati, ma sono marginali perché – spiegano da Bologna – il tasso di risposta da parte dei gestori di appartamenti privati è molto diverso da territorio a territorio e non per tutti i comuni è possibile reperire informazioni.