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“E adesso cosa faccio?” si è chiesto non appena ricevuta la notizia. Andrea (nome di fantasia) di Cesena è l’eccezione che manda in crisi la regola. Ha quasi 18 anni, è atletico, è positivo al covid-19. E per fortuna è asintomatico. Ha avuto la certezza della positività oggi, al quarto giorno di scuola (Ilaria Alpi di Cesena) che stava seguendo a distanza in attesa dell’esito del tampone. Ora per precauzione la sua classe è in quarantena e ha ripreso lo smartworking. “Girano un sacco di voci su come comportarsi in questi casi – ha detto – però non mi è mai parso di sentirne una ufficiale. Mi sono affidato alle indicazioni dell’Ausl”.

Quante persone ci sono in lista di possibili contagiati?

“L’Ausl mi ha chiesto di dire eventuali contagiati dal 15 settembre ad oggi; ho fatto un elenco di circa 35 persone, classe compresa. C’è anche un gruppo di Cesenatico”.

Da chi pensi di aver contratto il virus?

“Credo dalla mia ragazza che ha mostrato alcuni sintomi lo scorso week end con febbre altalenante e lunedì non è andata a scuola. Lei è dispiaciuta anche perché non sa dove lo ha preso e la festa in cui siamo stati è dell’1 settembre e, ad oggi, qualche altro contagiato ci dovrebbe essere stato”.

Secondo te le scuole erano da riaprire?

“Assolutamente no, credo che la maggior parte dei ragazzi come me fosse contrario alla riapertura”.

Che cosa ti ha colpito di più?

“Si sono sparse molte voci, tutte distorte o addirittura sbagliate, tra i miei coetanei. Questo ha generato fin troppo odio nei miei confronti, me lo hanno riferito amici della scuola. Dicono che sono andato a scuola col tampone positivo cosa assolutamente falsa e che non è proprio possibile”.

Pazzesco. Invece come è andata?

“Invece ho fatto ciò che ha detto l’ausl alla lettera. Quando ho avuto la certezza della positività, senza avere il minimo sintomo, ero a casa per precauzione perché nell’elenco di potenziali contagiati della mia ragazza. Fare diversamente e quindi di testa mia mi sembrava un comportamento sbagliato e irrispettoso”.

Come è cambiata la tua giornata tipo?

“Ora vivo in camera. Mi devono lasciare il cibo fuori dalla porta; devo disinfettare tutte le superfici della stanza soprattutto la scrivania perché è dove passo più tempo. I vestiti li devo lavare almeno a 90 gradi; per fortuna abbiamo due bagni, quello in cui vado io è off limits per i miei parenti che per fortuna hanno un altro bagno a disposizione”.

Ma il virus non colpisce solo anziani?

“Informandomi sui nuovi casi che stavano sorgendo ho visto che l’età era bassa. Quindi la notizia mi ha sorpreso anche perché non ho sintomi, ma non mi ha stupito”.

Ora come occupi il tempo? Tv maratone?

“Non sono ancora cosi spensierato da guardare le serie tv. Ora penso soprattutto alla scuola, a farmi mandare gli appunti e rimanere al passo con gli altri. Poi sto finendo un libro che avevo iniziato”.

Quindi si continua con la didattica a distanza?

“La cosa peggiore è tornare alla didattica a distanza anche perché non sono abituato a questo tipo di lezione. Inoltre in famiglia usiamo internet in contemporanea per lo smartworking e la connessione è rallentata”.

Quando è previsto il ritorno alla normalità?

“Devo stare in quarantena fino al 25 settembre sempre che i tamponi siano negativi.

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Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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