Distese di granchi morti a riva e di altri pesci da fondo. La zona dove sono stati avvistati in maggior presenza è a ridosso del canalino di Zadina, ma non solo. Sembrano per lo più pesci da fondo. Molti erano ancora in acqua ma senza vita, a un passo dalla riva. Le prime ipotesi che hanno iniziato a circolare in rete sono quelle che riguardano l’anossia. Si tratta della diminuzione o della mancanza di ossigeno. Un’ipotesi che ha fatto pensare ad un altro caso avvistato da molti lungo il canale della città. Lì infatti non è stato difficile avvistare piccoli banchi di pesci salire in superficie e boccheggiare controcorrente.
Quella dell’anossia è una tesi che circola da una settimana tra qualche pescatore che ha notato strani movimenti in acqua. A circa 10 miglia dalla coste avevano avvistato alcuni ricci di mare, le loffe, salire in superficie. Di solito, a detta dei lupi di mare, lo fanno per mancanza di ossigeno. A far da corredo l’assenza di pesci.
Tesi poi confermata dall’ultimo bollettino della Daphne che, nel tratto di Cesenatico, ha rilevato un livello di ossigeno basso, la metà circa dell’ultimo rilievo di una settimana fa. Gli esperti escludono trattarsi di inquinamento e non effettueranno test sui pesci. Le cause della moria vanno rintracciate in fenomeni naturali: la mancanza di mareggiate che letteralmente fanno “respirare” il mare. Più colpiti i pesci da fondo.
“I controlli sull’ossigeno disciolto – si legge nel rapporto della Daphne – lungo la colonna rilevano il perdurare in alcune aree di una situazione caratterizzata da una diminuzione di concentrazioni a livello di fondo tendenti all´ipossia e anossia. La carenza di ossigeno dell´ultimo periodo ha contribuito a indebolire la comunità bentonica che vive a stretto contatto con il fondale provocandone in alcuni casi lo spiaggiamento”.
