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Le organizzazione sindacali Filcams CGIL, Fisascat Cisl e Uiltucs UIL esprimono “forte preoccupazione” per la situazione vissuta quest’anno nella nostra riviera, riferendosi in particolare al “grave fatto dell’Hotel Esperia nel quale la Guardia di Finanza ha scoperto e denunciato che i lavoratori erano senza assunzione e completamente in nero”. Le OO.SS di Cesena, si apprende ora, avevano già denunciato lo scorso anno situazioni analoghe alle autorità competenti nel corso della stagione estiva 2019 sempre relative all’Hotel Esperia.

Secondo i sindacati “non è più accettabile che all’interno delle strutture alberghiere della nostra riviera continuino a registrarsi episodi di lavoro nero”. E l’indice è puntato contro “quelle società che, con scopi poco trasparenti, prendono in gestione attività commerciali oppure operano all’interno delle strutture alberghiere approfittandosi dell’offerta a disposizione, della semplicità delle regole negli accordi commerciali e dei sempre più sporadici controlli. Società – scrivono – che cannibalizzano il nostro territorio anche per un breve periodo, lasciano al loro seguito lavoratori schiavizzati dal proprio bisogno, costretti ad accettare condizioni di lavoro al di sotto delle regole contrattuali e di legge e a rischio per la loro salute e sicurezza oltre al rischio sanitario attuale per l’emergenza COVID -19; creando un grave problema di dumping contrattuale nei confronti delle aziende serie del territorio e del Sistema produttivo”.

Filcams CGIL Fisascat CISL Uiltucs UIL invitano “a denunciare attività e situazioni di irregolarità nei posti di lavoro auspicando un aumento del personale degli ispettorati del lavoro, dell’inps e delle forze dell’ordine”.

Infine si invitano le Associazioni datoriali territoriali e le istituzioni a riprendere la discussione intrapresa con l’importantissimo protocollo della legalità sottoscritto a febbraio 2020 “al fine di salvaguardare il valore del lavoro nel rispetto delle regole, dei Contatti Collettivi Nazionali del Lavoro e della buona occupazione fatta anche di diritti”.

Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltucs Uil ritengono “necessario e non più rinviabile” la ripresa del tavolo di trattativa iniziato a febbraio scorso con le Associazioni di categoria a partire da Adac Confcommercio e Confesercenti, per la definizione di un contratto integrativo territoriale del Turismo “che definisca regole condivise e che si ponga come obiettivo il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti nell’ambito di un modello turistico che metta al centro la professionalità dei lavoratori e la qualità dell’offerta turistica”.

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