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Sono scattati dal 1° ottobre in tutte le province dell’Emilia-Romagna i controlli e le limitazioni ordinarie alla circolazione dei mezzi privati per contrastare lo smog nel periodo invernale.

Ad oggi nessuna misura straordinaria è stata attivata (come il blocco dei diesel Euro 4), comunica l’Arpae, visto che “non si sono finora verificati sforamenti dei livelli di polveri e inquinanti nelle province”.

“La situazione attuale – spiega all’Ansa Vanes Poluzzi, responsabile Arpae del Centro tematico regionale che si occupa della qualità dell’aria – vede rispettato il limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo per il Pm10 in tutto il territorio regionale e in generale nel bacino padano. La tendenza è di una ulteriore diminuzione dei livelli di concentrazione degli inquinanti dovuta a una fase meteorologicamente più dinamica, associata all’ingresso di un’onda depressionaria di origine atlantica”.

Da inizio anno fino ad oggi in regione solo quattro stazioni su 44 della rete di monitoraggio hanno superato il limite dei 35 giorni di superamento dei valori delle polveri sottili consentiti nell’anno dalla legge: a Piacenza, Reggio Emilia, Modena e Ferrara.

In base al piano anti-smog dal primo ottobre al 10 gennaio 2021, tra le varie misure, non possono circolare i veicoli benzina pre-euro ed euro 1, diesel fino a euro 3 compreso e cicli e motocicli pre-euro in 31 Comuni. Le misure valgono dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 18,30 e nelle domeniche ecologiche.

Dal prossimo 11 gennaio e fino al 31 marzo 2021, stop anche ai veicoli benzina fino a euro 2, diesel fino a euro 4 compreso e cicli e motocicli fino a euro 1, veicoli benzina-metano, benzina-gpl fino a euro 1. Le misure emergenziali scattano quando si supera il limite di pm10 per tre giorni consecutivi.

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