Dopo l’incontro in Comune a Cesenatico dello scorso 2 ottobre, l’Assessore Regionale all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca, Alessio Mammi ha chiesto l’attivazione del fondo di solidarietà nazionale per la Co.Ge.Mo a causa del problema della morìa dei molluschi bivalvi.
Lo annuncia il sindaco Matteo Gozzoli che, in un post su facebook, ringrazia pubblicamente l’assessore regionale “per l’impegno e per essersi preso a cuore la situazione di questi pescatori di Cesenatico e delle loro famiglie”.
La moria delle vongole ‘Chamelea Gallina’, nel tratto di mare tra Cesenatico e Ravenna, sta mettendo in seria difficoltà i pescatori romagnoli.
Per far fronte all’emergenza, dunque, l’assessore Mammi ha scritto alla ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova per chiedere l’attivazione del Fondo di solidarietà nazionale per la pesca e l’acquacoltura.
Il fenomeno, che ha interessato le zone dell’Adriatico dal 22 al 29 settembre scorsi, ha ripercussioni di portata eccezionale e colpisce tra il 70% e il 90% dell’intero stock di vongole – con il rischio di ulteriori danni se dovesse persistere o ripresentarsi in tempi brevi – facendo di fatto venire meno l’unica fonte di reddito e di sostentamento per tanti pescatori.
Secondo gli studi condotti dalla struttura oceanografica Daphne, la moria delle vongole è causata da anossia – carenza di ossigeno – nell’Adriatico che ha creato condizioni non idonee alla vita degli organismi, causando l’allontanamento dalle zone critiche alla ricerca di condizioni migliori e in alcuni casi anche la morte e lo spiaggiamento di pesci. Una situazione che tuttavia non deriva da apporti di sostanze inquinanti nelle acque del mare, ma è conseguenza di eventi eutrofici che si verificano periodicamente lungo la costa emiliano-romagnola, anche se questa condizione mostra un trend in miglioramento negli ultimi anni.