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Un presidio permanente con una danzatrice vestita di nero in segno di protesta contro l’ultimo dpcm che ha deciso, ancora una volta, di chiudere le scuole di danza.

E’ la protesta civile della Dance Dream di Cesenatico che, oggi pomeriggio, ha allestito una suggestiva coreografia davanti alla sua sede di via Francesco Crispi. Una protesta legittima e, soprattutto, legale per dire no a questa incomprensibile sospensione dell’attività.

Un’iniziativa decisa in collaborazione con AssoDanza Italia che ha provato in tutti i modi a tutelare gli interessi delle scuole. Ma il Governo, come noto, ha preso una decisione ferma e chiara: fino al 24 novembre, salvo ulteriori modifiche o integrazioni al nuovo dpcm, le attività sportive, motorie, ludico-ricreative praticate in gruppo, anche se eseguite singolarmente, in luoghi chiusi resteranno sospese.

La Dance Dream – come ogni scuola di danza italiana – ha esposto un drappo nero simbolico sulla porta della scuola in attesa di una protesta nazionale programmata per il 30 ottobre.

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