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Da una parte il dovere di far rispettare le regole, dall’altra le legittime proteste della cittadinanza. In mezzo un sindaco che giustamente ragiona con il distacco delle istituzioni, ma anche con il cuore di chi, in un momento così delicato, vorrebbe togliersi ogni tanto quella fascia e stare vicino alla propria comunità.

Sindaco Gozzoli, possiamo definirlo il momento più difficile della sua legislatura?

“Direi proprio di sì. Non è stato facile neppure qualche mese fa durante il primo lockdown ma, in quell’occasione, i cittadini di Cesenatico diedero una splendida dimostrazione di unità e compattezza. Oggi l’emergenza economica ha un po’ cambiato lo scenario e dunque, tra paura e rabbia, sarà molto più complicato tenere unita questa comunità. In ogni caso, come ha detto ieri lo stesso Presidente Mattarella, questo non è il momento di dividersi perché, al di là delle comprensibili proteste della gente, il nemico numero uno resta il virus”.

Il Governatore Bonaccini ha appena detto: “Io avrei chiuso i centri commerciali anziché palestre e teatri”. E’ d’accordo?

“Pienamente d’accordo. Non a caso, le proposte dell’Anci e delle Regioni andavano esattamente in questa direzione. I centri commerciali, soprattutto nei fine settimana, sono luoghi assai più frequentati di palestre, cinema e teatri che, in questi mesi, anche a fronte di ingenti investimenti, avevano sempre rispettato i protocolli sanitari diventando, a tutti gli effetti, spazi sicuri”.

A proposito, il teatro di Cesenatico stava cominciando proprio adesso a ripartire…

“Vero. Avevamo iniziato a ragionare su un ipotetico cartellone e c’era già in agenda uno spettacolo benefico con Patrizio Fariselli. In questi mesi ci eravamo adeguati ai protocolli riducendo la capienza dai 260 ai 120 posti. Tutto inutile. Perché è chiaro che, a questo punto, dovremo nuovamente fermarci”.

Sempre Bonaccini ha lanciato un appello al Premier Conte, auspicando “correzioni”. Ecco, rispetto al dpcm appena approvato, secondo lei quale dovrebbe essere il primo doveroso “passo indietro” del Governo?

“Mah, sicuramente questa norma sulla ristorazione vietata dalle ore 18. E’ l’aspetto che, in questi giorni, come amministratori, fatichiamo di più a spiegare ai cittadini e agli imprenditori. Capisco che c’è una volontà di fondo che tende a disincentivare ogni forma di spostamento non essenziale, però questa norma del dpcm, in questa fase, mi pare francamente esagerata”.

La manifestazione di ieri è stata l’espressione di un dissenso sempre più esteso. Davanti al municipio c’erano famiglie con bambini, tanti esercenti della città, ma anche qualche politico dell’opposizione. In questa situazione di malcontento generalizzato c’è il rischio che qualcuno cavalchi l’onda e, sulla scorta del periodo elettorale, soffi sul braciere della protesta per approfittare della situazione?

“Il rischio esiste e certi rappresentanti politici ieri sera li ho visti pure io. Però mi auguro che prevalga il buon senso e nessuno cavalchi in maniera pretestuosa ed irresponsabile certe forme scriteriate di dissenso. Chiunque rivesta un ruolo politico, secondo me, deve avere come finalità quella della coesione sociale, non certo della disgregazione che magari potrà pagare nell’immediato ma che, nel medio-lungo termine, produce più criticità che vantaggi. Allo stesso modo non mi sono piaciute certe derive negazioniste che ho ascoltato ieri sera da qualche manifestante. Anche perché il trend che stiamo vivendo in queste settimane non è incoraggiante. I numeri dei contagiati crescono e, tra questi, aumentano i pazienti con sintomatologia. Questo aspetto rappresenta una potenziale minaccia per il nostro Bufalini che non può ritrovarsi congestionato già a metà novembre. Se ciò accadesse sarebbe drammatico e questo non possiamo più permettercelo”.

Anche a Cesenatico, per fortuna con modalità più civili rispetto ad altre città italiane, sono iniziate le “prove tecniche” di disobbedienza civile. Venerdì pare che qualche ristorante proverà a sfidare il nuovo dpcm restando aperto anche dopo le 18. Cosa vuole dire a chi oggi sta pensando a questa clamorosa protesta?

“Il primo punto è sempre il rispetto delle norme. In queste ore gira sui social una fake-news secondo cui avrei avvallato la violazione del dpcm. E’ ovviamente un’idiozia. Semmai dobbiamo lavorare tutti per accelerare le pratiche di ristoro per garantire alle attività più colpite gli indennizzi necessari per sopravvivere. So che il Governo già oggi annuncerà qualcosa a riguardo e dunque non ci resta che attendere fiduciosi queste misure economiche che certo non risolveranno la situazione ma che indubbiamente daranno una mano per uscirne. Comprendo la rabbia della gente ma mai come oggi dobbiamo dimostrare senso di responsabilità”.

I sindaci, in base agli ultimi decreti, hanno la facoltà di chiudere alcune zone della città per scongiurare il rischio di potenziali assembramenti. L’ha fatto Merola a Bologna con i parchi la notte, potrebbe farlo anche lei a Cesenatico?

“Assolutamente no. Non vedo nel nostro comune rischi potenziali di assembramento. Certo, anche con i locali chiusi, i giovani le sere del fine settimana usciranno, ma faccio un appello a tutti affinché vivano le loro ore di svago in maniera prudente e responsabile”.

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