L’Emilia Romagna potrebbe non essere “zona rossa”. Contrordine: malgrado un indice Rt vicino alla soglia limite (1.5), la situazione globale in Emilia Romagna non è ancora d’emergenza e dunque non si profilano all’orizzonte misure più restrittive (da “zona rossa”, per intenderci) in base ai criteri che il governo sta per varare con l’imminente nuovo Dpcm.
Al momento i parametri di riferimento pur non buoni non sono nemmeno tali da rendere necessarie le misure più drastiche prevedibili. I criteri di riferimento, a quanto si apprende, sono l’Rt (indice di potenziale contagio di un positivo) ma anche la situazione ospedaliera. L’allarme suona quando l’Rt è superiore a 1,5 e si avvicina al 2, ma anche in presenza di una saturazione dei posti letto.
L’Emilia-Romagna ad oggi non è tra le undici regioni considerate a rischio alto. Nella scorsa settimana aveva un Rt 1,66. In quattro province, Modena, Reggio-Emilia, Ferrara e Ravenna, l’Rt è sopra 1,5, nelle altre tra 1,25 e 1,5. Ha avuto 3648 casi non tracciati, ma la situazione degli ospedali non è ancora critica: ha infatti il 15% dei letti intensivi e ordinari occupati. Si trova nello scenario 4, il peggiore, ma ha un rischio moderato.