Le ultime dichiarazioni del governatore della Liguria hanno creato l’effetto di una miccia accesa in una polveriera. Sono piovute critiche di sdegno a seguito di un tweet che riportiamo di seguito. Non manca la risposta di un gruppo di anziani, ma solo per la carta d’identità, che tutti i giorni si incontra dalla Titti per il tipico otium romano dopo una vita di lavori e sacrifici. La reazione è pacata, ma comunque seria e condivisibile. C’è chi ha ritenuto che la “scappata” di Toti sia irrispettosa e che sia tipica di un “Pataca”. “E allora i senatori cosa dobbiamo fare? E Mattarella?”.
Per quanto ci addolori ogni singola vittima del #Covid19, dobbiamo tenere conto di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della #Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno però tutelate.
— Giovanni Toti (@GiovanniToti) November 1, 2020
La risposta al governatore in chiave cesenaticense si traduce in una riflessione, in un coro di voci di chi si riconosce nel fatto che in un momento lungo oltre un decennio, con l’economia e il lavoro che è quel che è, forse proprio gli anziani che hanno lavorato una vita sono quanto mai utili al sostegno delle famiglie e anche al tessuto economico. “Ma forse è stato frainteso” ha detto Enzo con sorriso complice. E infatti il governatore della Liguria è proprio quel che ha detto scaricando la colpa sul proprio social media manager, che comunque è stato assunto e autorizzato a gestire l’account che riporta l’immagine di Toti.
Il mio tweet che sta girando è stato malamente estrapolato da un concetto più ampio per un errore del social media manager e per questo ha generato fraintendimenti. Chiediamo scusa. Negli altri post è comprensibile il senso delle nostre affermazioni.
— Giovanni Toti (@GiovanniToti) November 1, 2020
➡️https://t.co/mcdaFkVb7f
Dice il saggio: “Per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti”.