Hotel sequestrati a Cesenatico, “diventino alloggi per senza tetto”. La proposta è della Onlus Rumori Sinistri, da sempre in prima linea per denunciare lo sfruttamento in riviera. Spazi per senzatetto è ciò che chiedono ricalcando in parte proposte di altre realtà che hanno avuto successo. “Sigilli per 7 milioni a famiglia di albergatori. La scure della Guardia di finanza – scrive Rumori Sinistri in una nota – cade su una famiglia molto conosciuta nel riminese: sequestrati hotel e case. Sono passati dieci anni dalle lotte e vertenze dei lavoratori e delle lavoratrici della Costa Romagna hotel, ricordiamo bene tutto, le minacce, le aggressioni, le condizioni di vita e di lavoro delle persone occupate all’interno di questa catena alberghiera che abbiamo supportato nella lunga estate del 2010″.
“Dopo dieci anni – continua l’associazione -, dagli scioperi, dai blocchi stradali, dalle lotte delle lavoratrici e dei lavoratori poveri della Costa Romagna Hotels arriva il sequestro dei beni dei Coppola. Meglio tardi che mai… se questo è avvenuto lo si deve anche all’impegno della nostra Associazione Rumori Sinistri onlus e della grande Sandra Polini“.
“Ora dato che sono stati sequestrati beni immobili come due hotel, un residence e una trentina di appartamenti, anziché tenerli chiusi o metterli all’asta, siano subito riutilizzati per dare alloggio alle persone senza tetto presenti nel territorio della Provincia di Forli e Cesena, soprattutto le persone senza tetto che vivono nelle colonie a Cesenatico, dove nell’inverno del 2018 è morto Obinna Imo, giovane richiedente asilo fuoriusciti dal circuito dell’accoglienza emergenziale”.
“In questo modo oltre all’azione repressiva degli inquirenti che ha portato al sequestro dei beni, si farebbe un po’ di giustizia nei confronti dei tanti lavoratori e lavoratrici stagionali sfruttati negli hotel, lavoratori e lavoratrici poveri che spesso nonostante la stagione estiva non hanno la possibilità di affittare una camera o di permettersi un alloggio”.
