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In zona arancione crescono i rischi, ma anche gli indennizzi. Sono centinaia di migliaia le attività economiche che con il decreto ristori-bis, già trasformato al Senato in emendamento, potranno ottenere dall’agenzia delle Entrate un bonifico più ricco.

È quello che prevede il decreto legge ristori bis per alcune attività specifiche – come gelaterie e pasticcerie (Ateco 561030), gelaterie e pasticcerie ambulanti (Ateco 563000), bar e altri esercizi simili senza cucina (Ateco 561041) e gli alberghi (Ateco 551000) – le quali potranno vedersi aumentare i ristori incassati nell’estate scorsa con il decreto Rilancio di un ulteriore 50% aggiuntivo quando la crisi sanitaria sale di livello, da un rischio moderato come quello in area gialla a un rischio medio-alto come quello dell’area arancione o addirittura a un rischio elevato e di alta gravità per quella rossa.

 
 
 

Le prime a beneficiare del bonifico più ricco del 50% sono dunque le 153mila imprese e attività economiche delle prime 4 regioni indicate in zona rossa (Piemonte, Lombardia, Calabria e Valle d’Aosta) ma anche quelle inserite dal Governo su indicazione del Comitato tecnico scientifico in zona arancio, proprio come l’Emilia Romagna.

Si tratta soltanto comunque della prima tranche di soggetti ammessi alla maggiorazione degli aiuti a fondo perduto. Il 50% in più di indennizzo riconosciuto a chi lascia l’area gialla – caratterizzata solo da limitazioni di orario, per entrare suo malgrado in zona arancione o rossa dove avrà l’obbligo di non alzare le serrande, se non per l’asporto fino alle 22 – sarà riservato anche alle aziende che operano nelle regioni arancioni.

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