L’ordinanza regionale che non piace. “Caro Bonaccini, ma che hai fatto?” E’ piaciuta davvero a pochi l’ordinanza regionale firmata ieri dal presidente della Regione Emilia Romagna.
L’indice di un dissenso evidentemente piuttosto esteso e lo si evince. Il tenore dei commenti che si leggono questa mattina anche sulla pagina facebook di Stefano Bonaccini sono di dissenso. Proprio tra quella platea di seguaci che, di solito, è abituata ad incensare il Governatore l’ordinanza regionale non piace. E invece, anche qui – seppur con toni mediamente più garbati – ridda di accuse, di perplessità e di “scusi, ma non capisco”.
Due gli aspetti che più hanno fatto arrabbiare gli emiliano romagnoli.
In primis, il giro di vite sull’attività motoria che viene vista, per l’ennesima volta, come una mancanza di sensibilità (e di cultura) nei confronti dell’importanza dell’attività fisica tra i giovani. E anche nella nostra Cesenatico si registrano i commenti polemici di tanti qualificati operatori della scuola, del tutto disorientati da questa restrizione che, di fatto, sconfessa tutte le indicazioni che, fino a ieri, incoraggiavano le attività all’aperto.
Il secondo punto di contrasto – forse quello più indigesto – è la chiusura dei negozi alla domenica, come se gli assembramenti si creassero nelle boutique e non nei ristoranti e negli street bar. Un provvedimento decisamente strabico che punisce – senza alcuna ipotesi di ristoro – una delle categorie più in crisi (quella del commercio).
