Ogni ordinanza o dpcm, ormai l’abbiamo capito, solleva puntualmente una serie di proteste ed obiezioni. Ma stavolta la lamentela dei ristoratori di Cesenatico sembra davvero fondata.
Dopo la notizia dell’improvvisa chiusura domenicale di tutti i locali (un inatteso dietrofront dopo la “rassicurante” ordinanza regionale), in tanti – soprattutto sui social – hanno espresso tutto il loro disappunto non tanto per il contenuto del provvedimento del governo (passaggio dalla zona gialla a quella arancione) quanto per la sua infelice tempestività.
Tutti i ristoratori, infatti, nella giornata di ieri – come tutti i venerdì – hanno speso migliaia di euro per la classica scorta di materie prima per il weekend: “E adesso – dopo questa notizia, ufficializzata in tarda serata, saremo tutti costretti a buttare via quintali di cibo”.
In tanti si chiedono per quale ragione non si sia deciso di partire da lunedì prossimo ed altri – polemicamente – sottolineano che “intanto, lunedì, c’è la rata dell’Iva da versare…”.
Sempre lamentele,incredibile come non si possa pensare che queste misure siano prese x il bene della comunità e dei nostri anziani. Mi sembra che i ristoratori non si lamentavano questa estate quando facevano i doppi turni di lavoro con tavoli vicinissimi e distanze poco rispettate. E gli assembramenti dentro e fuori dai bar? Ne vogliamo parlare? Quanta poca comunità è rimasta nel nostro paese.