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Le scuole di musica alzano il volume. Chiedono di restare aperte perché sono luoghi di istruzione sicura. Si sono dotate di tutto l’occorrente e rispettano le norme di contenimento del Covid. Innegabile che tutta la poesia, il sentimento e la cura che l’arte porta con sé non sono esperibili a distanza. Così un lungo elenco di scuole del territorio tra cui anche la Italo Caimmi di Cesenatico e Accademia49 di Cesena ha scritto una lettera al presidente Bonaccini, agli assessori e consiglieri. E hanno lanciato una petizione online che ha già incassato un successo notevole.

Ecco i punti salienti della lettera (puoi scaricare l’originale qui).

Siamo consapevoli della difficoltà da parte vostra nel comprendere con chiarezza gli aspetti tecnici legati al fare musica, e riteniamo che sia il caso di fare sentire le nostre voci non singolarmente ma uniti, per rimarcare la professionalità e la serietà di tutti noi: siamo convinti di poter dare un importante contributo alle nostre comunità, alla nostra Regione attraverso lo svolgimento del nostro lavoro.

Per questo, a seguito dell’emanazione del DPCM del 3 Novembre, dell’ordinanza regionale n. 216 del 12 novembre e dell’ordinanza del 13 novembre 2020 firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che dal 15 novembre conferisce le restrizioni di ZONA ARANCIONE alla Regione Emilia Romagna in cui viviamo ed operiamo, in quanto scuole di musica riconosciute che hanno applicato alla lettera i protocolli Anti Covid investendo risorse economiche importanti. […]

Ci viene chiesto un ulteriore sacrificio a nostro avviso immotivato e senza evidenti basi oggettive.

La scelta della Regione di richiedere la modalità online per tutte le nostre attività – peraltro comunicata attraverso la pagina della Faq venerdì sera, 13 novembre – ci mette in grossissima difficoltà, non considerando minimamente la nostra professionalità e l’impegno alacre con cui abbiamo lavorato in questi mesi di riapertura per la sicurezza dei nostri dipendenti, collaboratori e allievi.

Riteniamo inammissibile la richiesta di togliere la modalità in presenza dei nostri corsi, in toto visto che la formazione musicale accademica e quella scolastica riconosciuta (Licei Musicali e scuole ad indirizzo musicale) operano in totale sicurezza effettuando  le lezioni di strumento in presenza. Inoltre per la fascia di età 0-6 (età prescolare) la didattica a distanza è estremamente inefficace, ed è contraddittorio che vadano a nidi e scuole dell’infanzia al mattino e non alla scuola di musica al pomeriggio (dove le distanze sono sicuramente più controllabili!).

Non considerate per niente la nostra professionalità

 
 
 

Bisogna considerare anche che il tipo di frequenza delle nostre scuole di musica non crea assembramenti sui mezzi pubblici. Inoltre quasi tutti i nostri utenti provengono dal Comune in cui è ubicata la scuola, di fatto uno spostamento del tutto compatibile con la zona arancione.

Siamo inoltre a conoscenza del fatto che la Prefettura di Monza, zona rossa, ha espressamente confermato la prosecuzione delle lezioni in presenza nelle Scuole di musica assimilabili alle nostre, con  autorizzazione da noi documentabile. E che nelle zone arancioni non vi era il divieto di effettuare le attività didattiche in presenza all’interno delle scuole di musica.

Immediata riapertura delle nostre scuole

Chiediamo pertanto l’immediata riapertura delle nostre scuole per i corsi che non possono essere erogati online poiché verrebbero snaturati, ovvero quelli di pratica strumentale, di musicoterapia, di quelli destinati ai ragazzi e ai bambini, per i quali il DPCM recita “è consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria aperta, con l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida…”, e di quelli per piccoli gruppi in ampi spazi che garantiscano abbondantemente il distanziamento previsto e con tutti i protocolli di sicurezza.

Photo by 42 North from Pexels

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Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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