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Come ampiamente previsto, in meno di 48 ore, è già finita nella nostra regione la scorta da 36.000 dosi.  Il vaccino antinfluenzale a disposizione a pagamento per i privati non inseriti tra le categorie “a rischio”, quindi over 60 o con patologie riconosciute, non è più disponibile.

Del resto, come da pronostico, l’emergenza pandemica ha alzato il livello della sensibilità dell’opinione pubblica. Dunque la richiesta del vaccino antinfluenzale è arrivata anche da parte di chi non era solito vaccinarsi. Nei giorni scorsi, per la verità, l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, aveva annunciato l’avvio di un’azione legale contro uno dei colossi farmaceutici.  Finora le industrie del farmaco hanno fatto mancare all’appello circa 200.000 vaccini sui 1,2 milioni (+20% rispetto al 2019) preventivati da viale Aldo Moro per la stagione 2020-2021. Ma la questione non cambia: ad oggi la nostra Regione non ha più vaccini.

Ad oggi, infatti, risultano alcune disponibilità solo nelle province di Modena e Rimini, ma nella nostra provincia i magazzini sono già tutti vuoti. Le alternative adesso sembrano essere le rimanenze di altre regioni oppure le importazioni dall’estero, ma in questo momento il rallentamento è preoccupante.

 
 
 

Parte delle criticità, va detto, sono anche legate alla decisione della Regione di anticipare di un mese l’avvio della campagna vaccinale proprio per scongiurare il sovrapporsi con l’emergenza Covid-19: si è partiti il 12 ottobre e finora sono stati circa 770.000 i cittadini che si sono vaccinati. Nel 2019 in totale erano state poco più di 840.000 le persone vaccinate.

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