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Quando si fa il bucato spesso si procede in automatico, ripetendo gesti e consuetudini che si fanno ogni volta. Se da un lato questo meccanismo aiuta la nostra mente a scaricarsi dai pensieri, dall’altro potrebbe portare alla ripetizione nel tempo degli stessi errori. Ad esempio si usano sempre gli stessi detersivi, quando in realtà ce ne sono vari, come si capisce anche facendosi un giro nei supermercati.Fra le altre cose, oggi non c’è bisogno neanche di recarsi al supermarket, dato che i detersivi per il bucato ormai si trovano anche online sui siti di settore. Tanta scelta, dunque, ma c’è da capire anche come utilizzarli. Cosa fare, dunque, e quali sono gli errori da evitare?

Troppi panni (o troppo pochi): uno degli errori più comuni riguarda la gestione del carico del cestello, dato che spesso tendiamo a riempire troppo o troppo poco la lavatrice. Nel primo caso l’eccesso di capi può causare delle conseguenze indesiderate, come la produzione di odori sgradevoli, che finiscono per impregnare i panni (la tipica puzza di umido). Pochi capi, invece, rappresentano un inutile spreco di risorse.

Tutti dentro indistintamente: una delle regole più importanti è fare attenzione non solo ai colori, ma anche ad altri elementi come i tessuti e il grado di sporco. Esistono diversi tipi di cicli di lavaggio proprio per andare incontro ad ogni necessità, ed è bene sfruttarli. Bisogna capire come dividere correttamente il bucato, tessuto richiede ad esempio una certa temperatura di lavaggio, mentre i capi colorati e scuri vanno separati da quelli bianchi.

 
 
 
 

Usare troppo detersivo: il detersivo in eccesso non fa bene, perché può impregnare i capi e costringerci a lavarli di nuovo, sprecando il doppio delle risorse elettriche e idriche. Allo stesso tempo, quantità eccessive di detersivo possono causare la nascita di cattivi odori.

Usare sempre il prelavaggio: il prelavaggio può essere utile in alcune circostanze, ma nella maggior parte dei casi si tratta di un semplice “vezzo”. Significa che conviene sempre farne a meno, dato che in questo modo si risparmiano risorse e non si rischia di rovinare i capi, specialmente quelli in tessuti delicati.

Nessuna attenzione alle etichette: in apparenza difficili da leggere, in realtà basta solo un minimo di attenzione per tradurle e per capirle. Si parla delle etichette dei capi, che spiegano attraverso simboli e numeri le migliori modalità di lavaggio in lavatrice. Meglio seguirle con cura, per evitare di rovinare i tessuti.

Sottovalutare le macchie: le macchie importanti richiedono un intervento tempestivo, perché in caso contrario lo sporco potrebbe sedimentarsi fra le fibre del tessuto e risultare poi molto complicato da togliere. In sintesi, più lo sporco si fissa sul capo, più il lavaggio dovrà essere intensivo per toglierlo, con il pericolo di rovinare i capi che aumenta in maniera esponenziale. Il segreto è agire quando la macchia non è ancora secca.

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