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Non è, purtroppo, una leggenda metropolitana. Anche se ne avrebbe tutta l’aria. I giornali ne hanno dato ampio risalto e certamente per gli amanti della cucina etnica non è una notizia rassicurante. E’ accaduto a Lugo dove un uomo, mangiando un involtino primavera, ci ha trovato dentro qualcosa che assomigliava terribilmente ad un dito, per l’esattezza ad una porzione di falange.

Il malcapitato cliente è residente a Casola Valsenio. Si è dunque rivolto ai carabinieri allegando alla denuncia anche il macabro reperto. Per dirimere ogni questione e stabilire se quel pezzetto di ripieno fosse davvero di carne umana, è stato disposto l’esame del dna che scioglierà tutti i dubbi.

 
 
 
 

Precisiamo che quell’involtino non era stato acquistato al delivery di un ristorante cinese o di sushi, bensì nello scaffale di un supermercato di Imola. E la sua provenienza non era orientale, bensì spagnola.

A fare i rilievi, dopo la segnalazione avvenuta giovedì 19 novembre, sono stati i carabinieri del Nucleo Operativo, assieme ai militari della Stazione di San Lorenzo.

Nel caso l’esame del dna indicasse come “umana” quella carne, è bene precisare che, prima di pensare alla vivisezione di un cadavere, sarebbe meglio orientarsi sul possibile infortunio sul lavoro. Magari il fatto è accaduto proprio durante la preparazione della pietanza.

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