fbpx
 
 
 
 

Altre due tartarughe Caretta caretta recuperate a Cesenatico da due pescherecci. Sono il Rimas e il Ricci. Entrambe erano finite nelle reti da strascico dei due pescherecci. Due comandanti hanno chiamato la Fondazione Cetacea che, da Riccione, è giunta a Cesenatico per portarle all’Ospedale delle Tarturughe. Struttura d’eccellenza in regione e non solo che deve fare i conti anche con il comune guidato dal neo premio Attila Renata Tosi. Nella struttura le due tartarughe saranno visitate. “Si tratta – commenta Alice Pari di Fondazione Cetacea -di un’ulteriore dimostrazione che una buona comunicazione con i pescatori professionali è di vitale importanza per l’intervento tempestivo sugli animali in difficoltà”.

Le due nuove arrivate hanno preso il posto di altre due tartarughe che sono state rilasciate in giornata al largo di Rimini. Il rilascio è avvenuto in prossimità della piattaforma Azalea B a oltre settemiglia dalla costa. In quel tratto di mare al largo di Rimini infatti si concentra cibo in abbondanza.

 
 
 
 

Le due tartarughe liberate sono state due “pazienti difficili”. La prima è Giuseppe, giovane Caretta caretta recuperata lo scorso il 20 agosto 2020 da Enpa Lagosanto. Insieme a Fondazione Cetacea, Aics (Associazione italiana cultura e sport), Circolo velico Volano, Corpo dei vigili giurati di Goro, formano il coordinamento di associazioni Delta Rescue. Opera per la salvaguardia delle tartarughe marine a Ferrara, intervenendo sui tanti spiaggiamenti di morte e di vive in questo territorio. Giuseppe all’arrivo aveva il cranio sfondato probabilmente dall’impatto con un natante. La tartaruga era stata tempestivamente visitata dalla nostra veterinaria Giulia Bondesan, responsabile del Centro di Primo Soccorso di Goro. Poi è stata trasferita a Riccione dove a seguito delle cure a cui è stata sottoposta si è ristabilita completamente.

La seconda, sarà una grande sorpresa per tutti, è Alessandra, una delle “mascotte” del Centro e adottata da decine di “genitori a distanza”. “La tartaruga – racconta Alice – è stata ricoverata per oltre due anni al nostro Centro con un grave sfondamento del cranio, del carapace e con un amo nell’esofago. Dopo cure specialistiche molto avanzate e tanta, tantissima, fisioterapia era stata rilasciata il 22 settembre scorso in mare a Pesaro. Dopo un breve ma risolutivo periodo nella caletta per la riabilitazione allestita nella città marchigiana, quando i veterinari che la seguono da oltre 2 anno hanno deciso che era pronta per tornare libera e autonoma. Alessandra si era allontanata con lentezza ma decisione e speravamo di non vederla più fino a che l’8 di ottobre siamo stati contattati dalla Capitaneria di Porto di Ancona. Alessandra era stata recuperata al largo da alcuni diportisti”.

tartarughe

“Alessandra – sottolinea Alice – resta una tartaruga con un handicap, ma le sue gravi ferite si sono rimarginate e grazie al duro lavoro di tanti non è più l’animale catatonico giunto oltre 2 anni fa. Ora Alessandra è un animale reattivo e in acqua ha dimostrato di poter cacciare e cavarsela da solo. Inoltre i nostri veterinari che l’hanno visitata dopo il suo ritorno al Centro hanno potuto constatare ulteriori miglioramenti in mare. Da qui la decisione di rilasciarla di nuovo, per non rischiare che un altro inverno in vasca rischiasse di compromettere gli sviluppi che ha fatto. Vista la delicatezza della situazione abbiamo deciso di non divulgare informazioni prima di aver deciso come procedere. Oggi siamo felici di potervi dire che Alessandra nuota di nuovo placidamente nelle acque al largo di Rimini, e che speriamo non abbia mai più bisogno di noi!”.

Si può dire che in tutti e 4 i casi si tratta di belle notizie. Infatti nei giorni scorsi molte altre tartarughe sono state ritrovate senza vita in spiaggia.

Sostieni livingcesenatico con una piccola donazione!

 
Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

Inviando questo modulo acconsenti al trattamento dei dati secondo le vigenti norme di Privacy e diritto di autore. Per maggiori informazioni vai alla pagina Privacy e Cookie.

Leave a Reply